Pinto al 4 Regioni 1977

Uno dei pionieri del rallysmo in Italia. Arnaldo Bernacchini si avvicina alla disciplina da ufficiale di gara, quando è impegnato nelle gare che si corrono sul circuito di Monza, da li i primi contatti con la scuderia meneghina Jolly Club ed il debutto al Rally dei Fiori, con un altro novizio, Stefano Monti, nel 1965. Dopo alcuni problemi riescono a concludere la gara a bordo di un’Alfa Romeo Giulietta TI.

Nel 1969, al fianco di Sandro Munari vince il titolo italiano, che allora valeva solo per i piloti, titolo condiviso con John Davenport.

Sono molti gli aneddoti raccontati a partire dal 4 Regioni 1971 quando, insieme ad Amilcare Ballestrieri, erano convinti di condurre la gara, invece al comando c’erano i compagni di squadra (Lancia Fulvia HF), Lampinen-Davenport, che per tutta la gara avevano riferito tempi più alti al team e si erano costruiti un buon vantaggio.

Molti i ricordi con Lele Pinto, alcuni inerenti alla vittoria del Rally TAP Portogallo, con validità mondiale. Uno ricostruisce l’uso del Twinmaster nelle prove con la nebbia, dove riuscivano ad inserire tutte le marce con visibilità azzerata. Sempre con Pinto la ricostruzione del salto durante le ricognizioni al Rally 1000 laghi con l’auto che fini semi distrutta.

Arnaldo corre con i più grandi piloti dell’epoca: Munari, Ballestrieri, Barbasio, Pinto, Carello, Verini, Bacchelli, Pianta, Bettega, Zanussi, Tognana e Adartico Vudafieri, con il quale vince il campionato europeo nel 1981.

INTERVISTA

Copyright © Rally.it: puoi ripubblicare i contenuti di questo articolo solo parzialmente e solo inserendo un link al post originale.