Manca esattamente un mese all’inizio del Sahara Racing Cup e dopo lo stop forzato dello scorso anno i motori sono sempre più caldi. Abbiamo già parlato di come tutta la macchina organizzativa capitanata da Federico Didonè si sta muovendo in sincrono per dare massima sicurezza a tutti gli equipaggi e garantire una gara sana e tranquilla. A tal proposito sono giunti ai “nostri microfoni” due giovani ragazzi veneti, con l’ambizione di cimentarsi tra le dune del deserto.
“Ciao Davide.
Siamo Giuseppe e Alessandro. Ti scriviamo in quanto anche noi parteciperemo al Sahara Racing Cup e ci fa piacere esserti d’aiuto con la nostra esperienza.
Siamo due ragazzi di 25 anni di San Donà di Piave, e per noi questa sarà la prima avventura. Siamo più che pronti in quanto saremmo dovuti partire già l’anno scorso se non fosse stato per il COVID.”
La voglia di partire per cui è tanta e soprattutto la voglia di mettersi in gioco è ancora più pronunciata, cosa che accumuna tutti i piloti iscritti. Giuseppe e Alessandro poi proseguono:
“Il nostro team si chiama “I MATTI Sahara Racing Cup” ed il nome possiamo dire che ci descrive molto bene.
Se ti fa piacere puoi dare un’occhiata alle nostre pagine social, nelle quali abbiamo postato le nostre “fatiche” e i nostri divertimenti.
La nostra macchina è una Fiat Panda prima serie, alla quale è stato tolto tutto il suo interno per alloggiare il Roll bar, rinforzare i punti critici della vettura in modo da ottenere un abitacolo forte e sicuro.
Il motore invece è il mitico Fire 1.2L il quale è stato revisionato e migliorato.
La Panda inizialmente era una macchina a trazione anteriore e successivamente abbiamo introdotto la meccanica di una 4×4, poiché la sabbia del deserto ci darà del filo da torcere.
Inoltre abbiamo modificato il serbatoio rialzandolo e proteggendolo da eventuali colpi che, se avessimo mantenuto l’alloggio originale, saremmo incappati in non pochi problemi.
Oltre a ciò, abbiamo montato un assetto rinforzato, creato un forte paracoppa e aggiunto uno Snorkel che difficilmente non si fa notare.”
Sahara Racing Cup è anche questo. Non è solo la gara in se, ma è anche tutta la fatica, il sudore, la dedizione e la passione nei mesi-settimane-giorni prima della corsa per far si che sia tutto pronto.
All’ interno sedili sportivi con cinture a 5 punti, strumentazioni di bordo ed un impianto elettrico da fare invidia ad una centrale nucleare.
Questi sono le principali migliorie che abbiamo apportato alla macchina tenendo conto che per i lavori eravamo soliti trovarci molte sere a settimana e pause pranzo per ultimarla in tempo.
Non sarà come la sabbia del deserto ma abbiamo potuto provarla a fondo in condizioni di terra, fango, ghiaccio e persino neve.
Per realizzare tutto ciò dobbiamo ringraziare di cuore i nostri numerosi Sponsor e l’aiuto costante dell’associazione sportiva Micheal Racing, una realtà del posto che si impegna ad unire la passione dei motori al sostegno di attività sociali.”
Dopo questo breve racconto non ci resta che augurare buona fortuna a questi due giovani ragazzi nella loro nuova avventura!

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