Per avere “frutti” bisogna anche avere pazienza ma il nuovo progetto tra Aci Team Italia e Motorsport Italia sembra andare nella direzione giusta: costi accessibili, gare miste ed impegnative ed un buon numero di partecipanti, sono fondamentali per individuare un eventuale campione.

Discorso differente per lo Junior WRC che sta facendo il percorso inverso, sono sempre meno i partecipanti, quest’anno saranno solo 8, e due nomi su tutti tra i favoriti: Sesks e Pajari. Sotto questo semplice punto di vista l’Italia batte la concorrenza.

Probabilmente non e’ così scontato ma la crisi Covid19 ha evidenziato che in Italia sappiamo cavarcela, sotto il punto di vista del Motorsport. Elenchi iscritti corposi, protocolli ad hoc, piloti da tutta Europa che vengono a correre nel nostro paese e calendario “abbastanza” sicuro hanno messo il nostro paese in una posizione di privilegio rispetto al resto del mondo. In molti stati non si e’ ancora corso mentre in Italia lo si era iniziato a fare a Luglio 2020 con il Casentino e poi a Roma con la prima gara titolata, infine,  “salvando” il mondiale con l’ atipica prova del Monza WRC.

Forse e’ anche grazie a questo che l’ attuale campionato junior  avra’ finalmente un buon numero di vetture al via, sono ben 11 gli equipaggi che correranno con le vetture dalla Motorsport Italia, ed un buon amalgama tra “esperti” e debuttanti, molti dei quali davvero interessanti.

Al recente Rallye Sanremo nelle prime 4 prove speciali abbiamo visto 4 vincitori differenti di prove speciali: Davide Porta, Alessandro Casella, Giorgio Cogni e Mattia Vita ed occorre menzionare anche Emanuele Rosso, che dopo le prime prove era al comando della generale. Gara decisa sull’ultima prova speciale con Alessandro Casella e Rosario Siragusano che scavalcano Mattia Vita e Massimiliano Bosi proprio nel finale di gara.

Gli ex partecipanti: Marco Pollara vincitore nel 2019 e Alessandro Mazzocchi trionfatore nel 2020 ora hanno fatto il salto in R5, ed anche se non potranno confrontarsi con i big dell’europeo e del mondiale potranno crescere su un tipo di vettura fondamentale per continuare il percorso rallystico.

Nel 2019 partirono in 7, anche se a metà campionato si dimezzarono, vinse il favorito Marco Pollara. Nel 2020 furono in 6 a partecipare, più assiduamente, con Andrea Mazzocchi, il pilota più esperto a trionfare. Quest’anno la sinfonia sembra diversa, i numeri raddoppiati e non c’è un vero e proprio favorito e questo lo si è visto anche a Sanremo.

D’altronde sono i numeri a fare la differenza. Abbiamo notato che negli ultimi decenni nei vari trofei francesi, vi erano partecipazioni con decine di trofeisti, poi: più la concorrenza e’ agguerrita e’ piu’ forte sara’ il vincitore. In Francia tra Loeb e Ogier, ha funzionato. Se e’ prematuro cercare un italiano che possa vincere il mondiale, sarebbe necessario trovare un giovane in grado di poter ambire a quel posto.

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