Come nel 1997, allora a Brescia, l’Italia ha vinto la Sei Giorni di Enduro con una grande doppietta in Patria, allora vinse il trofeo delle nazioni ed il vaso d’Argento, oggi oltre al trofeo delle nazioni, ha vinto il trofeo Junior (arrivato con la nuova denominazione nel 1985).

Ecco i campioni del World Trophy: Andrea Verona, Davide Guarneri, Matteo Cavallo e Thomas Oldrati. Per tutti loro è la prima vittoria nel trofeo delle nazioni e alcuni di loro hanno completato la doppietta, avendo già vinto lo Junior come Oldrati (2008), Verona e Cavallo nel 2018 in Cile.

L’Italia ha vinto bene, restando in testa dal primo all’ultimo giorno, completando una gara, veloce ed attenta nel medesimo tempo. Al secondo posto la Spagna, supportata da uno stratosferico Josep Garcia (gli altri erano Betriu, Sans e Guerrero), completano il podio gli U.S.A. con Taylor, Michael, Girroir e Sipes.

La classifica generale è stata vinta dallo spagnolo Garcia, vincitore anche della E2, in E1 vince il nostro Andrea Verona mentre la E3 parla ancora italiano con Matteo Cavallo.

La gioia non si conclude con il trofeo delle nazioni ma prosegue grazie agli Junior, vincenti grazie a Matteo Pavoni, Lorenzo Macoritto e Manolo Morettini, anche per i giovani una prestazione maiuscola e nulla hanno potuto fare le formazioni di Francia e Svezia, che hanno completato il podio.

La gara ha visto anche la partecipazione femminile con la bella vittoria degli Stati Uniti, trascinati da una grandiosa Brandy Richards, vincitrice assoluta nella classifica femminile, con la Gran Bretagna e la Spagna al secondo e terzo posto.

Premi anche per il team KTM-Red Bull capitanato da Farioli, grazie alle prestazioni di Joep Garcia e degli americani Taylor Robert ed il giovane Dante Oliveira.

Premio anche alla nazione che ha completato la migliore progressione durante la gara, vincitore il team Canada, che è partito guardingo per poi recuperare terreno e migliorare ogni giorno la loro classifica.

L’Italia torna sul tetto del mondo enduristico dopo 14 anni (solo tre per gli Junior), peccato per le defezioni di Australia e Gran Bretagna che avrebbero portato maggior lustro alla prestazione delle squadre.

Un plauso agli organizzatori italiani di questo evento, percorsi degni di una Sei Giorni ed aiutati dal tempo estivo che ha portato nella provincia pavese e alessandrina tifosi da tutto il mondo, per un indotto stimato che va dai 5 ai 7 milioni di Euro.

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