Sara Price (USA) / Kyle Leduc (USA), Chip Ganassi Racing (Photo by Andrew Ferraro)

Il secondo round del Campionato Extreme-E ha dato del filo da torcere. Abbiamo visto dei bei numeri ieri durante le qualificazioni, con altrettanti capitomboli spettacolari. Il tracciato definito dai piloti “bumpy” ha messo a dura prova le vetture che si sono comportate egregiamente sul terreno sardo di Teulada. Ieri tuttavia si sono viste sospensioni completamente esplose e software che hanno fatto le bizze. La gara di oggi però è stata tutta un’altra cosa.

Il team RXR, vincitore uscente del Desert X Prix, ha avuto il compito di difendere la propria supremazia. Johan Kristoffersson insieme a Mikaela Kottulinsky ha centranto il pieno punti nelle qualificazioni, per la prima volta nella storia del campionato. Male invece per il team X44, che non ha goduto di buona fortuna; prima Sebastièn Loeb è incappato in una foratura che ha pregiudicato la prima run, mentre nella seconda sezione di qualifiche una accelerata di troppo ha fatto si che venisse inflitta una penalità. I dodici punti comunque guadagnati hanno permesso al francese e a Cristina Gutierrez di accedere alla Semifinale 2.
Week-End comunque da dimenticare per loro; arrivati alla griglia di partenza schierato con il JBXE (Hedda Hosas e Kevin Hansen) e l’Acciona XE (Carlos Sainz e Laia Sanz) hanno dato il massimo ma con un problema al cambio pilota hanno gettato al vento la possibilità di accedere alla finale. Il JBXE trionfa, lasciando il duo spagnolo dietro di se per 4,94″ ma entrambi gli equipaggi si sono riservati un posto nella finale. Mikaela Kottulinsky e Johan Kristoffersson non hanno faticato a prendersi lo scettro della Semifinale 1; riescono a rifilare 18″ a Tamara Molinaro e Timo Scheider mentre ben più staccati per quasi un minuto troviamo il team Andretti United.

La Crazy Race ha visto davanti a tutti la grande dakariana Jutta Kleinschmidt, con al suo fianco un altro grande del deserto, Nasser Al-Attiyah. La coppia vince la “Pazza Corsa” ai danni di Kyle LeDuc e Sara Price per 9,54″.

La finale è stata molto attesa. La sfida tra gli equipaggi più feroci. L’RXR parte forte, ma l’Acciona di Carlos Sainz non molla. Il percorso ampio ha coadiuvato la bagarre ma quando la traccia si è assottigliata è successo il disastro. Johan Kristoffersson colpisce duramente “El Matador” che finisce la sua corsa schiantandosi. Un brutto colpo per lui, che viene portato in ospedale per accertamenti ma uscirà con le sue gambe senza conseguenze poco dopo. Dopo la ripartenza data dalla bandiera rossa, Mikaela Kottulinsky ha allungato il proprio vantaggio, portando alla vittoria – virtuale – del team RXR. Ebbe si, virtuale. Infatti dopo un’attenta analisi, è stato deciso di infliggere una penalità di trenta secondi al duo svedese; il che vuol dire che Sara Price e Kyle LeDuc vincono il Island X Prix. Prima vittoria di fatto per il Chip Ganassi, che di certo non si aspettava un lieto fine del genere. Ha motivo di essere contento anche il team Xite Energy. Infatti al debutto, Tamara Molinaro e Timo Scheider infilano un bellissimo secondo posto a poco più di undici secondi dai vincitori.

Si chiude così il secondo round del campionato. Ma non temete, già da domani si riprende per il terzo round sempre qui in terra sarda!

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