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Il tanto atteso e altrettanto criticato Rally del Messico è tornato. Non è una novità che la trasferta d’oltre oceano non vanti fior fiore di iscritti. Tuttavia, come si dice, la qualità non fa numero. Il clima rallystico che si respira a Lèon è senza eguali, così come la passione che accomuna gli abitanti del posto. Come ben sapete gli iscritti sono solo una trentina, ma poco importa. Sicuramente la bagarre è ben presente, dopo un Montecarlo tutt’altro che scontato. Il giovedì ha fatto da passerella, con la ripetizione della prova in città; a livelli di classifica ha poca rilevanza. Questa mattina però si è iniziato a fare sul serio. I piloti hanno dovuto affrontare subito, di primo impatto, El-Chocolate: la famosa prova speciale spacca-macchine da tranta chilometri. Ortega e Las Minas hanno fatto da “cornice” alla chiusura del primo giro di prove del venerdì.

TOC TOC. FORD CHIAMA MECCANICI

Ebbene si. Un’inizio incredibile a Montecarlo per M-Sport, con una vittoria del ritrovato Ott Tanak. La prova del nove è stata qui in Messico, dove l’estone ha dovuto aprire la strada. I problemi non sono rimasti latenti e si sono presentati subito, in questo Rally del Messico. Contro ogni aspettative, in un colpo solo, tutte le Ford sono uscite dai giochi. In primis proprio Ott Tanak, che accusando problemi al turbo, si è attardato di oltre 7′, uscendo praticamente di diritto dalla competizione. Pierre-Louis Loubet strappa la ruota della sua Puma e chiaramente la sua corsa deve terminare. Jourdan Serderidis, rientrerà con il super rally, dopo essere uscito di strada e aver bloccato la carreggiata. El-Chocolate non si smentisce mai e rinnova la sua reputazione di “spacca macchine“. Un epilogo amarissimo per la casa dell’ovale blu, a soltanto cinque prove speciali dal via.

HYUNDAI A TESTA BASSA. MA OCCHIO A TOYOTA

Chiaramente c’è chi ne ha giovato dalla situazione di casa Ford. Non è però chi pensate voi. Esapekka Lappi ha preso il comando già dalla fine dei trenta fatidici chilometri, con un margine palpabile di 1,2″ su Sebastièn Ogier. Quest’ultimo cerca di attaccare in Ortega, ma spilla soltanto quattro decimi al finlandese, che recupera nella speciale di chiusura della mattinata. Thierry Neuville non benissimo; dopo un salto affrontato e non segnato sulle note, la sua i20 ha deciso di fare a meno dell’ibrido e pertanto nelle salite il belga è risultato più lento. Alla seconda assistenza del rally, ha 23″ di svantaggio dal neo compagno di squadra. Kalle Rovanpera paga il partire davanti; il Campione del Mondo termina la mattina al 6° posto mentre Elfyn Evans, nonostante qualche problema di aderenza in discesa, timbra il terzo posto.

Alle 14:22 (ora locale) i piloti ripartiranno per il loop pomeridiano, con l’aggiunta di due prove spettacolo. Si ribalterà ancora la situazione?

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