Dopo la disastrosa ed inaspettata uscita finlandese, Kalle Rovanpera sulle dure strade sterrate greche compie un capolavoro di saggezza, lascia sfogare gli avversari, mantenendo sempre un passo a ridosso dei leader, e quando questi si autoeliminano, si trova a gestire un vantaggio di 2′ nell’ultima tappa.

Il giovanissimo ci sa fare e nonostante la pressione di Ogier, che corre libero da pensieri ed in posizione di partenza migliore, questa volta è Kalle che batte sul campo il campionissimo francese.

Oltre a loro due, corre una gara tutta d’attacco, anche il belga Neuville che ingaggia la sfida alle due Toyota ma sui difficili percorsi ellenici è davvero impensabile poter sostenere continuamente certi ritmi ed infatti sia la sua Hyundai i20, che successivamente la Gr Yaris di Ogier rompono le sospensioni ed i rispettivi sogni di vittoria. Chi ha tirato i remi in barca, o comunque non è mai stato in lotta per la vittoria, si vede premiato, con Evans (Toyota) secondo assoluto e Sordo (Hyundai) terzo sono la chiara dimostrazione di come si affronta l’Acropoli, anche se quasi tutti i piloti hanno avuto problemi con forature e noie meccaniche con una classifica non sempre veritiera.

Continua la fuga nel mondiale piloti per Rovanpera, che vince anche la Power Stage conclusiva, dopo il ritiro di Neuville, sembra il solo Evans, a potergli contendere lo scettro di campione del mondo.

Prosegue la gestione disastrosa di Ford M-Sport e molti indicano in Millener il colpevole di quanto sta accadendo, sicuramente le dichiarazioni del Team Principal cozzano con i risultati, si scusa con Loubet, che “stranamente” non percorre neanche una tappa e non dice una parola su Tanak, che cronometro alla mano sarebbe arrivato tranquillamente secondo, senza i guai alla fragile Puma Rally 1.

Tanak sembra un separato in casa ed i 28 punti di Loubet lasciano presagire che in Ford dovranno rivedere nuovamente i loro piani, anche se la colpa dei risultati dei piloti e quasi esclusivamente ai problemi della vettura, comunque veloce con l’estone.

Dopo una stagione simile l’ipotesi di un abbandono della Ford, potrebbe anche concretizzarsi, dedicando le risorse ai Rally Raid, in grande crescita nel panorama motoristico, con M-Sport che potrebbe continuare le stagioni future con piloti paganti (come spesso è accaduto).

Ma tutto il mondiale WRC è da rivedere, le vetture ibride sono costose e non hanno aggiunto assolutamente nulla ad un mondiale già in crisi, dopo Citroen se uscisse Ford sarebbe da rivisitare completamente la regolamentazione ed urge abbattere i costi ma non con le parole ma con i fatti.

Nel WRC2 si decide tutto sulla penultima prova speciale quando Mikkelsen (Skoda) completa la rimonta sopravanzando Greensmith (Skoda) e Rossel (Citroen), anche in questo caso la gara è stata decisa da forature ed uscite di strada, che hanno continuamente cambiato le posizioni al vertice. Nel mondiale Mikkelsen allunga sul francese Rossel, per Pajari e Solberg, entrambi ritirati sulle Skoda, la possibilità del titolo si allontana.

 

 

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