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Una stagione emozionante che ha portato grande divertimento nelle nostre case, così come grande sfida ed entusiasmo sul campo di gara. Dopo il trionfo dell’anno passato di X44, il team di Nico Rosberg voleva tornare a vincere per ripetersi. Arriviamo però in Cile non proprio con buoni propositi; Acciona Sainz è davanti, mentre RXR ad inseguire. I due principali contendenti al titolo, nonché “nemici” di lunga data (ricordiamo l’incidente tra Carlos Sainz e Johan Kristoffersson, dove lo spagnolo ha avuto la peggio). I dodici chilometri da percorrere sono tutto meno che semplici. Forse uno dei migliori tracciati disegnati ad Extreme-E dal punto di vista tecnico.

Le danze però non iniziano nel migliore dei modi, con Johan Kristoffersson che salva in extremis il suo Odyssey da un rovinoso cappottamento. Le conseguenze però non sono state nulle; infatti il SUV Elettrico livreato RXR ha proseguito con Mikaela Kottulinsky a rilento verso la bandiera a scacchi con un braccetto e il semiasse rotti. Oltre quattro minuti il ritardo accumulato. Tutto sembrava perduto, ma una serie di vicissitudini hanno riportato in gara la coppia. Veloce Racing arriva troppo forte alla Switch-Zone, tamponando X44. Entrambi reduci da guai meccanici riconducibili alla corsa, non giungono al traguardo. Per cui solo due Odyssey superstiti.

La domenica ha lasciato spazio al “tutto o niente“. La finale del sabato indisputabile a causa dei team acciaccati e una sola opportunità per accaparrarsi il trofeo. RXR e Acciona agli antipodi. Le qualifiche mattutine hanno messo in risalto la volontà dei team e dei singoli piloti, di voler a tutti i costi vincere. Quest’ultima è stata la parola d’ordine dell’ultima giornata di gara. Stessi team schierati sulla linea di partenza del sabato, con RXR da una parte e Acciona dall’altra. Uno sguardo e giù il pedale dell’acceleratore. La gara è combattuta, viva, infiammante. Ma a volte il destino è beffardo, come in questo caso. L’Odyssey di Acciona si rompe, costringendo la coppia Sanz-Ekstrom a ritirarsi. Lasciano così il tappeto rosso a Johan Kristoffersson e Mikaela Kottulinsky che sollevano il trofeo Extreme-E 2023.

E’ il momento di guardare anche al futuro con l’arrivo di Extreme-H. La versione ad idrogeno dell’Odyssey, per dare modo alle case di sviluppare questo metodo alternativo di alimentazione. Sono comunque ancora incerte le squadre che si schiereranno l’anno prossimo in Extreme-E; al momento non ci sono notizie certe, ma speriamo che anche il 2024 ci porti un campionato pieno di emozioni.

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