Audi RS-Q E-Tron | photo by Equip.com

Siamo agli sgoccioli ormai. Stiamo per salutare anche questa edizione della Dakar. Oggi è andata in onda la penultima tappa, targata numero undici, che ha portato i piloti da Al-Ula fino a Yanbu. Quattrocentoventi chilometri…tutti di speciale. Un trasferimento di “soli” 107km. Si potrebbe pensare: “Ottimo, siamo alle battute finali. Sarà semplice.”

E invece no.

David Castera l’aveva detto e l’aveva confermato che oggi sarebbe stata tosta. Per tutti. Una tappa che di sabbia ne ha vista poca e i sassi, ancora una volta, l’hanno fatta da padrone. E’ chiaro che al momento tutte le telecamere sono puntate su Carlos Sainz e Sebastién Loeb. Impazza la sfida tra il duo rallysta e in queste giornate è stata decisiva qualsiasi scelta.
Purtroppo però, a volte, le cose non vanno come vorremmo. Soprattutto quando a tradirti è proprio la tua compagna si viaggio. Ebbene si, senza tanti giri di parole oggi Sebastién Loeb si è fermato. Nelle prime battute di tappa, il BRX Hunter ha pensato di arenarsi. Precipitatisi fuori dal mezzo, il duo francese ha cercato di mettere mano a quanto accaduto. Scopriranno poi di aver rotto il triangolo della sospensione.

Proprio quando ormai le speranze era state gettate al vento ed era stata eseguita la chiamata per il prelevamento dalla speciale, sopraggiunge un equipaggio cinese con la medesima vettura. Tentano di aiutare Loeb e Larquin; dopo oltre un’ora la coppia riesce a ripartire. Giungono al traguardo con un ritardo totale di 1h28′ su Guerlain Chicherit, vincitore di tappa odierno. Cosa più importante però, Carlos Sainz chiude terzo e blinda così la classifica generale. “El Matador” però ha avuto il suo da fare, con alcune forature. La sua fortuna è stata quella di avere alle spalle Mattias Ekstrom e Stephane Peterhansel, pronti a dargli una mano. Sicuramente Audi ha gestito in maniera impeccabile il gioco di squadra.

Al termine della giornata quindi vediamo un’altra Toyota Overdrive sul podio, ovvero quella di Guilleme De Mevius. Da segnalare però l’ottima prestazione di Christian Lavieille sul buggy Optimus del team MD Rallye Sport che chiude 6° e anche il nostro Eugenio Amos, navigato da Paolo Ceci, giungono al traguardo al 10° posto.

“Per noi è andata bene.”Dice Carlos Sainz. “Abbiamo avuto una foratura ed un’altra più lenta verso il finale. In certi punti abbiamo guidato veramente piano. Sassi ovunque ed è stata veramente dura. Abbiamo oltre un’ora di vantaggio quindi non c’è bisogno di spingere. Ma la gara non è ancora finita e oggi è importante controllare al meglio la vettura, perchè è stata una giornata veramente dura.”

Dall’alto della classifica generale, con oltre 1h20′ di vantaggio su Guilleme De Mevius, Carlos Sainz non si sbilancia troppo. Ci sono ancora 328km da percorrere domani, di cui centosettanta di speciale. Sarà una tappa in controllo per lo spagnolo. Sebastién Loeb guarda inerme dalla terza posizione; onore al merito per aver ingaggiato una sfida splendida e sportiva che ci ha tenuti con il fiato sospeso fino alla fine. Lo spirito sportivo è veramente alle stelle con oggi; Loeb già fermo a bordo strada, fa segno a Carlos Sainz di rallentare per la presenza di grosse pietre che possono danneggiare la vettura. Un gesto di fair-play che scalda il cuore e ci ricorda lo spirito vero della Dakar che non si può trovare da nessun’altra parte.

Come già detto domani si chiuderanno le danze e si definiranno in maniera tombale le posizioni. Audi potrà coronare una vittoria alla Dakar prima di ritirarsi?

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