Sebastién Loeb & Fabian Larquin | Prodrive BRX Hunter | Photo by Dakar.com

Sabato ci siamo riposati e ieri siamo partiti “con il botto“. Una speciale di ripresa, come abbiamo visto insieme, piena di insidie nonché molto lunga. La seconda settimana della Dakar è tutt’altro che semplice. David Castera aveva assicurato che non sarebbe stata semplice e la promessa per il momento è pienamente mantenuta. Tra le auto la sfida è palese; con Mr. Dakar fuori dai giochi e Nasser Al-Attiyah altrettanto, i riflettori sono tutti puntati sui due celebri ex-rallysti. Carlos Sainz, con la dipartita dei due compagni di squadra, si ritrova a comandare la corsa con un buon vantaggio. Sommiamoci anche l’errore di inesperienza pagato caro da Lucas Moraes, ci troviamo Sebastièn Loeb alle spalle de “El Matador“. Un pugno di minuti li separano, ma parliamo di due piloti tutt’altro che fermi. Tutto è ancora incerto, ma vediamo cosa è successo oggi.

FULL GAS MA ATTENZIONE ALLA STRADA!

Sebastién Loeb, conosciuto volgarmente anche come “il cannibale“, sta cercando in questi giorni di far fede al proprio soprannome. Ha spinto sin dalle prime battute cercando di imprimere il ritmo e soprattutto alla ricerca di minuti importanti da scucire a Carlos Sainz. E’ altresì vero che andar forte implica dei rischi: Loeb sbaglia strada, a soli sessanta chilometri dalla chiusura di speciale. Transita infatti al way-point del chilometro 406 in decima posizione. Tradotto, ha ripreso tutti i minuti guadagnati ieri. Carlos Sainz infatti non ha corso rischi mantenendo un buon passo ma senza spingere. Lo spagnolo riesce così ad aumentare il proprio vantaggio su Loeb di 6′, riportando così il margine a 24′.

E’ facile sbagliare.” – Dice Carlos – “Ci vuole poco a prendere cinque o dieci minuti anche solo per una distrazione. Una foratura o un guasto possono completamente ribaltare tutto. Dobbiamo mantenere la concentrazione, la gara è finita sotto la bandiera a scacchi”.

Parole sagge di Carlos Sainz, che rincalza quanto accaduto all’avversario oggi.
Prestazione di “amara consolazione” per Mattias Ekstrom, che vince la speciale a dimostrazione del fatto che se la vettura non ha problemi, può seriamente ambire ad essere uno dei prossimi contendenti al titolo. Mr. Dakar di titoli ormai ne ha in tasca parecchi, ma non è mai bello doversi arrendere per noie meccaniche; buon secondo posto oggi ma chiaramente la corsa del binomio Audi è per aiutare Sainz in caso di difficoltà. Bravo Guilleme De Mevius, altro sfortunato di questa Dakar 2024, dove oggi riesce a centrare un ottimo terzo posto a 3’10” da Ekstrom. Nasser Al-Attiyah invece dopo soli 60km si è dovuto fermare: il suo BRX si è ammutolito. Ha atteso il camion dell’assistenza per poi poter giungere al fine tappa.

Dei nostri, vediamo Laia Sanz in coppia con Maurizio Gerini al 15° posto, Eugenio Amos e Paolo Ceci in 18^ piazza con il Toyota Overdrive, Andrea Schiumarini e Andrea Succi 50esimi.

T3 e T4

Con l’esclusione di Eryk e Michal Goczal vediamo Mitchell Guthrie difendere la vetta della corsa. Oggi però le redini sono state in mano al saudita Saleh Alsaif che ha vinto la tappa, ma l’americano ha comunque stampato un ottimo secondo posto. Il suo vantaggio di 34′ su Cristina Gutierrez è piuttosto marcato ma ricordiamo che alla Dakar può succedere di tutto. La forte ragazza spagnola è stata brava oggi a difendersi dagli attacchi di “Chaleco” Lopez, che la insegue in assoluta per 12′. Tra i Side by Side Xavier De Soultrait ha ingaggiato una sfida con Joao Ferreira, che oggi vince la tappa. Il francese però ha il comando della generale con 7′ di vantaggio. Scalzata dal secondo posto, vediamo Sara Price a chiudere il podio con 12′ di svantaggio.

 

 

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