E' passato poco tempo dalla presentazione delle Rally1... photo by WRC.com

Le cose si stanno muovendo. Qualcosa bolle in pentola e l’aria di cambiamento sta arrivando. Ci speravamo tutti che qualcuno facesse qualcosa perchè ormai, diciamocela tutta, le cose stanno andando a catafascio.

Senza troppi giri di parole, dall’anno prossimo l’ibrido dalle vetture Rally1 sarà eliminato.

Fine. Caput. Adios.

Tecnicamente dovrebbe essere il primo, di una lunga serie di cambiamenti che sono stati proposti al World Motorsport Council. La commissione WRC ha avanzato nuove proposte, che dovranno essere analizzate poi a giugno per la ratifica. La rivisitazione delle vetture top-class è l’argomento lampante; per il 2025 il sistema ibrido dovrà essere rimosso, adottando una differente flangia per il turbo e limitando l’aerodinamica. Al contempo le vetture Rally2 potranno essere dotate di uno specifico Kit WRC, per colmare il divario prestazionale, avvicinandosi così al concetto di Rally2+.

Il cambiamento più grande si avrà però dal 2026, con l’adozione di un nuovo concetto di “costruzione”. Per cominciare il budget-cap è stato fissato a quattrocentomila euro. La potenza delle vetture dovrà essere intorno ai 330cv e la tecnologia dei motori, così come delle trasmissioni sarà di derivazione dalle Rally2. La svolta principale sarà anche la possibilità da parte delle case di poter utilizzare una carrozzeria su base di segmento B, C, SUV compatti o concept car; la cellula di sicurezza sarà comune così come accortezze aerodinamiche e il baricentro. Una grande apertura, atta a tendere la mano verso nuovi costruttori.

Sul lungo termine ci sarà anche uno studio per implementare una categoria totalmente elettrica. Attenzione: IMPLEMENTARE. Il che significa che siamo ben lontani dall’abolizione dei motori termici. Ma qui è un discorso a lungo termine, di cui non sono ancora nate le fondamenta.

Altro cambiamento importante è sul fronte degli eventi. Tornano le assistenze dinamiche. Per contenere i costi, i team sfrutteranno le strutture locali con un numero limitato del personale autorizzato a lavorare sulle vetture. Ciò si traduce nella possibilità di cambiare location dell’assistenza durante l’evento.

Abbiamo riassunto brevemente ciò che ci aspetterà tra meno di un anno. Ribadiamo che tutto ciò dovrà essere vagliato dalla Commissione WRC a giugno, ma sembra tutto più che definitivo.
Che sia la mossa giusta per rilanciare il campionato?

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