Per chi non è più giovane ricorderà il titolo di questo film: “I miei primi 40 anni”, che raccontava la vita di Marina Ripa di Meana, era il 1987 ed il nostro Paolo Zanini già navigava.

40 anni d’attività continuativa rallystica sono tanti e ancor di più quelli di passione perchè Paolo sin da ragazzino fu assorbito dal mondo dei Rally. Difficile fare un riassunto di 40 anni di gare ma, anche grazie alla sua disponibilità, ci proveremo.

“Abitavo a Voghera, proprio sopra la sede del Rally Club Oltrepò, ricordo ancora l’entusiasmo da ragazzino, le serate al club e, non ancora maggiorenne andavo a fare le ricognizioni del Rally simbolo nella mia zona, il Rally 4 Regioni”

Una carriera che inizia “ufficialmente” con una vittoria assoluta e che potrete leggere QUI e che proseguirà con tante altre soddisfazioni.

Paolo cosa è cambiato nei Rally in questi 40 anni, visti dal lato del copilota?

“E’ cambiato l’approccio con le note che si sono adattate ai nuovi tempi. Quando ho iniziato si provava troppo e dunque le note erano approssimative. Oggi si è molto più perfezionisti, bisogna essere molto precisi nel poco tempo a disposizione e, a differenza del passato, oggi ci sono i video degli organizzatori, i camera car degli anni passati, il ruolo e la preparazione della gara sono differenti. Prima dovevi fare dei piani assistenza, gestire ed individuare dove cambiare gomme e fare rifornimento, prenotare alberghi e le gare erano sicuramente più lunghe e difficoltose. Oggi ci sono i parchi assistenza, il lavoro del copilota è limitato a meno che non si corra all’estero e serva prenotare voli e alberghi ed avere rapporti diretti con l’organizzazione gara. Ogni epoca ha una propria peculiarità, l’incoscienza e l’entusiasmo della giovinezza. I Rally si sono evoluti ma ancora oggi non guardo al passato con nostalgia ma guardo al futuro e alla prossima gara”

 

Eppure dopo 40 anni la voglia non è passata qual’è la tua ricetta?

” Il ruolo del copilota è cambiato anche se oggi come allora correre in macchina vuol dire fare sacrifici, svegliarsi presto, fare le ricognizioni, ritirare ad orari prestabiliti il radar,  per continuare serve avere stimoli, dopo 250 gare devo trovare stimoli nuovi, correre con piloti nuovi e fare gare nuove. Se trovo entusiasmo mi diverto. In questa stagione corro con i giovani Davide Brega e Matteo Bernini, una sfida impegnativa, dove devo anche guidare nei trasferimenti e fare le pressioni prima di entrare in prova e cambiare lato dell’auto, fare 700 km di gara all’estero, sicuramente stimolante e nuovo”

 

250 gare, aggiungiamo 14 vittorie assolute, da oltrepadano ha corso con alcuni dei maggiori piloti pavesi come Francesco Fiori, con cui ha debuttato e vinto, Giorgio Buscone, Massimo Brega, ben 11 vittorie con lui, Matteo Musti, una vittoria sulle storiche, Alessandro Ghezzi e Paolo e Giacomo Scattolon.

In 40 anni di gare ci saranno moltissimi ricordi positivi e non , se chiudi gli occhi e pensi ai Rally quali sono i tuoi ricordi più immediati?

“Devo per forza ricordare la prima gara, quasi inaspettata, io ero pronto perchè avevo fatto tanta gavetta, sentivo i racconti dei navigatori bravi, avevo fatto come ricognitore interi Rally 4 Regioni, frequentavo le assistenze e le gare locali, dunque la prima gara che coincise con la prima vittoria fu un fatto speciale. Aggiungo la vittoria con Massimo Brega e la Lancia Delta del Rally di Stradella 1993, la prima vittoria nel Rally di casa ma anche l’Oltrepò 1996 quando nella nebbia vincemmo la gara con la piccola Renault Clio Williams gr. A, sempre con Massimo Brega. Nel 1987 la vittoria al Bormida con Maurizio Rossi, che non conoscevo, sulla Mercedes 190. Non solo vittorie ma devo menzionare il Rally di Monza del 2000, con Massimo Brega e la Peugeot 306 Maxi, vincemmo la prova più lunga “Grand Prix” davanti a tutte le vetture 4×4, una vettura , la 306,  di cui mi innamorai. L’Europeo con Giacomo Scattolon con intere settimane dedicate alle varie gare, il mondiale in Catalunya nel 2021 con Andrea Zucconi, il Rally di Roma Capitale con Alessandro Re e la VW Polo, fatto all’ultimo minuto per sostituire il suo copilota che ebbe un infortunio. Gara nuova per entrambi, prima volta insieme, caldo in auto a 69 gradi e con le sole note e corrette. Poi la prima ps a Pico, difficilissima e senza errori ed i complimenti di Alessandro che sempre ricorderò….”sei stato perfetto”. Fu una gara dura che affrontammo da ufficiali con tanto di ingegneri VW al seguito. Poi ci sono le tante delusioni che associo ai ritiri come la mancata vittoria al 4 Regioni 1986 con l’Opel Manta 400 di Furini, ci fu un guasto alla frizione e restammo senza batteria allo start dell’ultima prova speciale a Pietragavina, avevamo circa 1′ di vantaggio. Poi i vari Rally Oltrepò sfumati per guasti meccanici ricordo la BMW M3, la Clio A e Kit Car, l’Impreza WRX e WRC….brutto anche quando un navigatore ti scippa il posto, una cosa che ho provato e che non ho mai fatto e mai farò”

Hai parlato di stimoli per dare linfa alla tua passione , come si svolge la tua attuale stagione?

“Un impegno molto importante e con il giovanissimo Matteo Bernini, fresco 15enne, grazie alla licenza Internazionale FIA D croata, affronteremo il campionato nazionale croato. Abbiamo corso la prima gara del 4 River a Karlovac che prevedeva le prove speciali WRC del Rally di Croazia, anche se fatte al contrario, dunque avremo altre 5 gare a partire dal prossimo Medimurski ad inizio Maggio e poi a Giugno il Zagreb, valido anche per l’European Rally Trophy e con circa 150 km di prove speciali. Matteo è davvero un talento e vederlo guidare, anche sulla Hyundai i20 Rally 2 sullo sterrato, è uno spettacolo. Ci segue anche Aci Team Italia con Piero Longhi che fa da tutor. Guidare la Fiat 124 Abarth non è semplice, è una macchina difficile e dopo questa esperienza, a mio parere, potrà concentrarsi su una vettura 4×4, che spesso usa per allenamento. Durante l’Estate il campionato croato avrà una lunga pausa e ci sono possibilità, se passeranno alcune deroghe riguardo la potenza delle vetture, di poter correre in Romania. Poi correrò con Davide Brega, il figlio di Massimo, nel CRZ e nel R Italian Trophy su Renault Clio Rally 5 della MFT. Dopo la disputa del Vigneti Monferrini saremo presenti al Grappolo, Palme e Sanremo. Non mancherò al Rally di casa, il Valli Oltrepò, dove navigherò Massimo Brega. Ho altre richieste, anche di gare storiche, probabilmente mi vedrete in altre gare ma attualmente non posso dare garanzie visto il programma già fitto”.

Grazie Paolo, ci vediamo sui campi di gara.

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