Partiti. Una folla oceanica, a dir poco esuberante ci accompagna fuori Rosario. Sappiamo che già questa prima tappa della Dakar sarà lunga, dura e selettiva. In più fa caldissimo, un caldo che sfianca.

Il viaggio delle assistenze fila via liscio: siamo determinati a fare tutto al meglio e quando arrivisiamo al bivacco di San Luis – dentro un vero e proprio autodromo – installiamo subito il nostro punto di assistenza alla PanDAKAR.

La Panda entra in speciale con grinta e determinazione e affronta un percorso duro – 800 chilometri – sebbene sassoso e non acora sabbioso.

Il percorso è molto stretto con pietre e ghiaia, è una tappa in cui prendere le misure con la Panda. Si registra un ottimo collaudo delle sospensioni – con spavento in occasione di qualche decollo su diversi dossi – e una gomma forata verso la fine della speciale.

Il risultato finale è un confortante 99° posto assoluto davanti a parecchie altre auto. Ci sono già alcuni ritiri, segno che la gara è dura e non dà tregua a nessuno.

Giulio e Antonio giunti al bivacco sono stanchi, molto provati dal caldo, ma soddisfatti dopo questa giornata davvero lunghissima.

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