Foto di Francesca Pasetti

Continuano le interviste di rally.it. Oggi il nostro amico Marco Bonini ha intervistato per noi Rudy, alias Roberto Dalpozzo, personaggio di grande rilievo nel nostro sport. Inizia l’attività nel 1972, vince il CIR nel 1981 con Tony Fassina su una Opel Ascona e poi sbanca l’anno successivo anche il campionato Europeo Rally, direttore sportivo Opel Italia e Peugeot Italia nonchè organizzatore del mitico Rally 4 Regioni. Rudy ha alle spalle un’esperienza solida e non indifferente, vi lasciamo all’intervista:

1. Dopo il grande spavento del Novembre 2012, le cose sono notevolmente migliorate, ora come va?

Va molto meglio grazie Marco. Mi sono inquadrato la vita regolarizzando alcuni comportamenti di alimentazione e di movimento e ti confermo che mi sento molto bene.

2. Facciamo un passo indietro. Non poter disputare il 4 Regioni 2013 per cause di forza maggiore non dev’essere stato piacevole?

Assolutamente no. Sai che lo considero come una mia creatura, riportata alla luce dopo 26 anni di letargo, con grandi sacrifici anche economici. Quest’anno, quando finalmente ero arrivato alla validità per i Campionato Italiano ho dovuto rinunciare alla organizzazione per evitare situazioni di stress, causa principale dell’ictus che mi ha colpito a novembre. Mi sono paragonato all’atleta che pochi metri prima del traguardo crolla a terra senza raggiungerlo.

3. La Tua lunga carriera ti annovera come navigatore, direttore sportivo, ispettore csai, organizzatore, scrivi articoli per giornali, quali soddisfazioni ti sei tolto nei vari ruoli e se hai intenzione di cimentarti in nuove imprese?

Ringraziando Dio, ho avuto la grande fortuna di togliermi tantissime soddisfazioni in tutti i ruoli che ho ricoperto. In quanto a cimentarmi in nuove imprese perchè no ! Mi to Sto guardando intorno.

4. Nella carriera di navigatore hai avuto grandi successi che tutti conosciamo, raccontaci qualche episodio particolare di quel periodo?

Sai Marco, è difficile scegliere fra tutti gli episodi particolari, piacevoli e non, che sono capitati nella mia lunga carriera di navigatore. Devo confessarti che il più piacevole di tutti mi è successo qualche giorno fa quando in coppia con Lucky, abbiamo vinto il Tuscan Rewind. Ho realizzato un incredibile sogno: correre sulla terra, con la Ferrari, con Lucky , per me un fratello, nel meraviglioso contesto naturale di Montalcino e vincere, mi ha provocato un insieme di emozioni che con le parole non riesco ad esprimere. In alcuni momenti, in gara, mi sembrava di essere in paradiso !

5. Rudy e’ sinonimo di Opel, non ti e’ mai venuta la tentazione di cambiare team?

Opel è sempre stata la mia seconda Casa. Quando nel 1985 passai in Peugeot perchè la Opel cessò l’attività ufficiale, dentro di me già immaginavo che l’abbandono non sarebbe stato definitivo. Ed infatti nel 1986 la Opel rifece la squadra ufficiale ed io tornai a casa ! Inoltre, nel 1998 lavorai con MG Rover fino al 2006, ma senza abbandonare la Opel. Poi dopo 2008 tutto è finito per motivi di budget e quindi sono stato costretto a lasciarla.
6. Dicci qualcosa del “Mago” Conrero?

Grande uomo prima ancora che un “mago” preparatore. Era come un secondo papà. Dal 1972 al 1984 sono stato il suo minimo comune denominatore e tutto quello che ho vinto lo devo a lui. Grazie Virgilio

7. La macchina migliore che hai mai navigato?

Beh, da professionista, sicuramente la Opel Ascona 400 che mi ha permesso di vincere il Campionato Italiano Assoluto Rally nel 1981 ed il Campionato Europeo Rally nel 1982. Senza dimenticare che al suo debutto, nel 1980, io e Tony arrivammo secondi per un soffio, nel primo. Se devo dare un giudizio sulla migliore vettura di oggi, fra le “storiche” dico la Ferrari 308 GT/b di Lucky Luigi Battistolli, pilota compreso.

8. Le gare che hai amato maggiormente e’ perche’ ?

Il Montecarlo con Ormezzano, innevato, lunghissimo e durissimo, nel quale siamo arrivati undicesimi assoluti con l’Ascona gruppo 1, il Sanremo con Tony e Lucky entrambi stupendi sugli sterrati toscani ed il Rally di Cipro, il più duro della mia carriera, la cui vittoria ci ha matematicamente consacrati Campioni Europei.

9. Cosa porteresti nei rally attuali del periodo 70/80?

Tutto ! Purtroppo i tempi sono cambiati e non sarebbe possibile, ma mi piacerebbe che gli appassionati ed i piloti di oggi potessero provare quello che abbiamo provato noi.
10. Lucky,Rudy,Tony una volta gli pseudonimi spopolavano…come mai correvate con lo pseudonimo? Da dove arrivavano?

Era più facile ricordarli ed inoltre, all’inizio della carriera usavamo i muletti solo nelle prove belle, mentre in quelle brutte usavamo le macchine a noleggio. Ebbene, lo pseudonimo ci permetteva di noleggiarle senza che le compagnie sospettassero nulla in quanto il nostro cognome non figurava sull’elenco degli iscritti.

11. RALLY non ti sembra che questa parola associata a certe gare (in circuito) suona male?

Il Rally dovrebbe essere una cosa seria. Infatti. Il circuito, qualunque esso sia snatura il Rally. Al massimo si può concedere una prova spettacolo all’inizio della gara.

12. Ora alcuni navigatori usano il tablet per le note, Voi certe comodita’ neanche ve le sognavate…raccontaci delle differenze nonostante il ruolo di navigatore fondamentalmente sia lo stesso?

L’uso del tablet è abbastanza complicato e richiede una grande dimestichezza, non comune neanche ai navigatori di oggi. Io da ex programmatore di elaboratori elettronici e da appassionato di computer non avrei problemi ma vuoi mettere la soddisfazione di scrivere le note e di correggerle con il “matitone” e la gomma ? Ecco anche questa è una cosa che fa la differenza fra ieri ed oggi.

13. Biasion-Siviero fu un binomio quasi indissolubile pero’ ci fu anche un Biasion. “Rudy” raccontaci come ando’ ?

Fu nel 1982 e vincemmo il Rally delle Lana. Per lui fu il primo assoluto ed io ebbi la soddisfazione di leggere l’episodio sul suo libro.

14. In Opel sono passati moltissimi campioni e molti li hai navigati, raccontaci un po’ le loro caratteristiche e i punti forti?

Ho avuto la grande fortuna di navigare i più grandi campioni nazionali, esperti ed emergenti. Cambiaghi, Svizzero, Ormezzano, Ballestrieri, Verini, Tony, Biasion, Lucky, Cerrato ecc. ed è ovvio che ognuno ha le sue caratteristiche personali e professionali, punti deboli e punti forti. Ma non si può raccontare tutto in poche righe. Per descriverli ci vorrebbe un librone ! Posso certamente affermare che con tutti ho avuto un bellissimo rapporto personale e con due di loro nutro tutt’ora una profonda, sincera ed affettuosa amicizia.

15. Per quanto possibile vorremo sapere qualcosa sul tuo futuro, sogni nel cassetto e programmi 2013?

Nonostante l’altolà di Novembre, i miei sogni ed i miei progetti futuri restano quelli di prima: riorganizzare il Rally 4 Regioni nel 2014, il quale mantiene la validità per il campionato Italiano, correre con Gigi sulla Ferrari o fare il suo direttore sportivo quando lui gareggia con Cazzaro, curando l’immagine e la gestione del Team, continuare a svolgere il mio incarico di Osservatore Csai (prossimo impegno il Rally Città di Torino del 17/18 Maggio), e trovarmi con gli amici a cena o a pranzo, fermo restando che starò molto, ma molto più attento a quello che mangio. Aggiungo anche la camminata quotidiana consigliatami da chi mi sta seguendo dal punto di vista fisico.

Un saluto ai ragazzi di Rally.it

Intervista a cura di Marco Bonini

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