Tanti Auguri Franco Leoni.
Uno dei piloti privati italiani più forti taglia il traguardo delle sessanta candeline.
Su Franco Leoni si potrebbe scrivere un libro, anzi molti di più. Che dire di un pilota che ha iniziato a correre a fine anni “70 ed è tuttora in attività ? Come catalogare in un’unica intervista un pilota che ha usato: Lancia, Opel, Porsche, Fiat, Renault, Ford, Peugeot, Mitsubishi, Subaru e Toyota?
Una vera icona del rallysmo piacentino, un pilota vero, genuino, simpatico non convenzionale.
Sotto la barba alcuni dicono si celi una persona fondamentalmente timida, di certo sappiamo che è un personaggio amato.
Quando è presente, in veste di spettatore, a qualche gara, immancabile, si forma un gruppo di persone che vuole sentire i suoi racconti, le novità, la prossima gara.
La gara perde d’interesse, bisogna sentire Leoni, saltano fuori i bottiglioni di vino e pane con salame, senza nessun appuntamento, ci si ritrova in compagnia a passare una giornata i cui racconti diventeranno “mitologici”.
11.11.1954 Buon Compleanno “King Lion”

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Cosa ricordi della gara del debutto?

Il debutto fu al Coppa Feraboli 1978 su Porsche gr.4, mi ricordo che contro una trentina fra Stratos e Porsche ero primo dopo cinque prove, tutti si chiedevano chi fossi, io rispondevo “Io sono primo”. Sulla prova di San Michele in piena notte si ruppe la fanaliera e rimasi senza luci in discesa, fortunatamente riuscii a fermarmi fortunatamente senza danni ma ebbi tanta paura, la mia prima gara finì lì.

Quali sono state le migliori auto da rally che hai guidato?

Non ce n’è stata una in particolare migliore delle altre, ogni epoca ha avuto la sua auto, ho cercato di godermele e di portarle tutte al limite. La Peugeot 306 Maxi ad esempio l’ ho scoperta tardi, l’avessi usata 15 anni prima mi sarei divertito tanto.
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A proposito di 306 Maxi, è meglio una K11 o una S2000?

Sono due categorie di vetture “uguali ma non uguali”, le S2000 sono più “rilassanti” da guidare, sono entrambi divertenti.

Puoi fare un confronto fra i rally di ieri e i rally di oggi?

Una volta per vincere contava molto di più il talento mentre ora se non si ha un ottimo pacchetto (auto, gomme, ecc.) non si vince. In passato ci si divertiva ad andare a provare perché ci si ritrovava insieme a mangiare e si faceva baldoria e si scherzava molto. Adesso tutti si credono dei professionisti anche se di talenti ce ne sono pochissimi e spesso l’invidia gioca brutti scherzi.
066 - Oltrepo 97 - Leoni-Protti (Ford Escort C.)

Qual è il tuo rapporto con il navigatore?

Ad inizio carriera il navigatore non lo consideravo, con il tempo ho capito che è un elemento essenziale, un buon navigatore è come una buona macchina. Ad esempio al Bobbio 2006, quando ho corso e vinto con mia figlia Barbara avevo molta pressione perché di fianco avevo una persona molto cara, temevo che si rompesse qualcosa nella macchina, io ero sicuro della mia guida.
198 - Bobbio 06 - Leoni-Leoni (Renault Clio W.)

E’ vera la storia delle proposte di diventare pilota ufficiale?

No, anche se c’è stato un momento in cui sarei potuto diventarlo, chiedevano soldi ma io non avevo la testa e il tempo per essere un pilota ufficiale

Qual è stato il rally più bello?

Il prossimo. A parte gli scherzi ricordo con piacere la vittoria al RAAB 1982, mi entusiasmò la lotta con Ulisse Carini (anche lui di Piacenza) che correva con una Stratos preparata da University Motors e molto più performante della mia. Dopo quella gara lui smise di correre e divenne il mio primo tifoso.
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Qual è stato l’avversario che hai rispettato e temuto di più?

Gli ho rispettati tutti, quando ero in giornata ero imbattibile, ho temuto solo me stesso
118 - Valli PC 00 - Leoni-De Luis (Toyota Celica St 205)

Chi ti ha sostenuto di più durante la carriera?

“Premesso che Leoni o si ama o si odia” mi hanno sempre seguito tanti amici, mio padre invece mi avrebbe pagato affinché non corressi, tra i preparatori mi hanno aiutato tanto la RennSport e Michele Bernini, che è un mio caro amico.
Valli PC 2008 - Leoni - De Luis

Ti diverti ancora a correre?

Si, senza dubbio

Fino a quando correrai?

Finchè il fisico me lo consentirà
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Intervista di Gabriele Rebecchi
Collaborazione Marco Bonini

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