© Copyright Giovanni Battista Salomone

Si è conclusa ieri nel pomeriggio la settima edizione della Ronde delle Miniere, primo appuntamento della Lombardia Ronde Cup. Ad aggiudicarsi la corsa organizzata dalla Scuderia Invicta è stato il duo Bondioni-Ungaro su Skoda Fabia R5 (DP Autosport).

Prova speciale molto bella, con curve veloci e tratti di salita e discesa che si alternano rendendola interessante, nonostante la massiccia presenza di antitaglio (un po’ per motivi di sicurezza, un po’ per richiesta dei Comuni interessati, stando alle dichiarazioni di alcuni commissari di percorso). Tuttavia, in particolare nel tratto tra Gropparello e Magnani, gli spettatori non erano numerosissimi: le condizioni meteo non erano certamente incoraggianti.

P.S. 1 VELLEIA. Come annunciato nei giorni prima dell’evento, alla corsa hanno aderito 49 equipaggi, ma al via della prima prova mattutina si sono presentati in 46: non sono, infatti, partiti gli equipaggi Scattolon-Zanini (per i quali c’era grande attesa, dato l’imminente inizio del campionato europeo nel prossimo weekend), Toscani-Bariani e Assirati-Giorgio.

Nel corso di questa prova (caratterizzata da temperatura non elevata, cielo coperto ed asfalto umido), inoltre, si sono ritirati, entrambi per incidente, gli equipaggi Leoni-Nodi (incidente avvenuto in zona Magnani) e Reino-Di Domenico (crash un centinaio di metri dopo lo start di Gropparello, in prossimità di una sinistra veloce, colpendo il muretto sulla destra della carreggiata e danneggiando l’anteriore destra: guarda qui la foto). Proprio quest’ultima circostanza ha fatto sì che la prova venisse sospesa per soccorrere l’equipaggio e per rimuovere la vettura dalla sede stradale: l’ingresso dell’ambulanza è stato necessario poiché -dalle informazioni che abbiamo raccolto in loco– il pilota lamentava dei dolori alla schiena.

Rimossa la Suzuki Swift R2B danneggiata, quindi, la prova è stata effettuata in trasferimento. A segnare il miglior tempo è stato Bondioni, seguito da Riolo (+18.7″) e Ferrarotti (+19.3″). Ottimo quarto tempo per Carella (+20.7″), capace di lasciarsi alle spalle Bossalini (+22″) a bordo dell’unica WRC presente in gara. Concludevano la top ten della speciale Razzini, Gilardoni, Ghezzi, Bernardi e Mazzocchi.

P.S. 2 VELLEIA. Le condizioni della prova migliorano, il cielo sembra aprirsi e per buona parte della sezione il sole non manca. In queste condizioni la sfida si fa più interessante e, di conseguenza, si riducono i distacchi visti in prima mattina. A vincere la prova è nuovamente Bondioni, seguito da vicino da Bossalini (+1.2″) e Riolo (+1.6″). Quarta piazza (di nuovo) per Carella (+6.9″), che dimostra di saper sfruttare al meglio la Peugeot 208 R2B affidatagli; quinto posto, invece, per Ferrarotti (+16.4″). Chiudevano la top ten della p.s. Ghezzi, Gilardoni, Razzini, De Stefani e Bernardi.

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Inoltre, non è partito l’equipaggio Ronchetti-Libè; mentre si sono ritirati Branchi-Del Vitto (rottura del cambio attraversando l’abitato di Magnani) e Comini-Gravaghi (incidente nei pressi della postazione 106).

Quindi, dopo il secondo passaggio, la generale vedeva in testa Bondioni, seguito da Riolo (+20.3″) e Bossalini (+23.2″).

P.S. 3 VELLEIA. Il meteo cambia nuovamente, la temperatura è bassa, in prossimità della partenza non piove e cala la nebbia (la visibilità resta comunque abbastanza buona, non impedendo lo svolgimento della corsa). La sfortuna colpisce Riolo, il quale perde la seconda piazza nella generale a causa di una foratura: dalla radio dei commissari di gara si apprende, infatti, che il pilota siciliano esce dalla prova dopo la vettura di Berchio, con un ritardo di oltre sei minuti.

Ad imporsi è, ancora una volta, Bondioni, seguito da Bossalini (+6.7″) e dall’ottimo Carella (+10.9″). In quarta posizione conclude Ferrarotti (+13.7″), il quale lascia dietro di sé un Gilardoni in crescita (+21″). Chiudono la top ten Ghezzi, Bernardi, Razzini, VJ e Manfredi.

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In questa prova sono partiti tutti i 40 equipaggi ancora in gara e nessuno si è ritirato. La generale vedeva sempre al comando Bondioni, con un buon margine su Bossalini (+29.9″) e Carella (+38.5″).

P.S. 4 VELLEIA. Il meteo peggiora e a fare poker ci pensa Bondioni, lasciando dietro si sé Riolo (+7.7″) e Carella (+8.5″). Termina in quarta posizione l’ultima prova Bossalini (+9.5″), con alle spalle Ferrarotti (+11.1″). Dietro di loro, nell’ordine: Gilardoni, Ghezzi, Manfredi, VJ e Razzini.

Non ha, invece, preso il via sull’ultima prova De Stefani. Vince quindi la settima edizione della Ronde delle Miniere il duo Bondioni-Ungaro, seguito da Bossalini-Gerevini (+39.4″) e Carella-Taufer (+47″). Più distanziati, concludono la top ten Ferrarotti, Ghezzi, Gilardoni, Razzini, Bernardi, Montanari e Manfredi.

Complimenti quindi ai vincitori, i quali -per quanto si è potuto vedere in gara- hanno adottato uno stile di guida veloce e pulito, che gli ha permesso di aggiudicarsi (forse anche contro i pronostici) tutti e quattro i passaggi sulla P.s. Velleia.

LE CLASSI. Per ciò che concerne le classi, segnaliamo di seguito vincitori. In N2 la vittoria è andata alla coppia Riva-Di paolo; in N3 si sono imposti Malieri-Bracchi; primi, rispettivamente in classe A5 e A6, gli equipaggi Paganini-Migliorini e Grani-Bertagna; in K10, come si poteva pronosticare, vittoria al duo Maran-Maran; in A7 a spuntarla sono stati Sartori-Tripi, mentre in A8 l’unica vettura presente era quella di Foppiani-Avanzi. Una sola vettura anche in classe WRC (Bossalini-Gerevini) ed in classe R1B (Peloso-Ferrari). La classe più affollata è stata la R2B, dove hanno dominato Carella-Taufer. R3C a Ferrarotti-Bizzocchi ed R3T a Gilardoni-Bonato, R1CN e RS1, rispettivamente, a Persico-Maini e Ghizzoni-Bertan; infine, RSTB1 a Kopelingh-Feraboli.

In conclusione, per i più nostalgici, si segnala che l’equipaggio Foppiani-Avanzi (Lancia Delta Integrale, livrea “Repsol”), vincitore della propria classe, ha concluso in trentesima posizione.

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