WRC: Chi parte per primo?

Il problema è irrisolto, come poter fare un ordine di partenza su terra che possa accontentare tutti nel mondiale WRC ?

Impossibile, ma non è nemmeno corretto farlo troppo penalizzante per chi conduce il mondiale ed Ogier non ci ha messo molto ad alzare un “polverone” senza usare la consueta Polo WRC.

Ogni anno la regola viene rivisitata, capovolta, ma sembra che la soluzione non si trovi. In effetti quest’anno il pilota che comanda il campionato è estremamente sfavorito e nelle prime due tappe deve fare da “apripista”, a qualcuno potrà far piacere non vedere vincere Ogier ma che il campione del mondo sia impossibilitato a vincere non è nemmeno corretto.

Sappiamo la posizione del francese che possiamo sintetizzare in un laconico “Mi è impossibile vincere con questa regola che premia chi non fa tutto il campionato”, sappiamo anche cosa pensa chi non fa tutto il campionato, come l’irlandese della Citroen Kris Meeke che ha ribattuto con un: “Visto che non lotto per il campionato a Ogier conviene una mia vittoria rispetto a quella di un rivale più pericoloso”.

Rally.it ha interpellato in esclusiva il team Hyundai Motorsport, che ipoteticamente sta nel mezzo della contesa e ha fatto due semplici domande sia al Team Manager Hyundai Motorsport Alain Penasse che al pilota neozelandese Hayden Paddon, fresco vincitore del suo primo evento WRC.

• Cosa ne pensate dell’ordine di partenza nella gare WRC su terra ?
• Che soluzione proporreste per risolvere la questione?

A.Penasse:

L’ordine di partenza va bene così com’è, perché aiuta a bilanciare le prestazioni di tutti i piloti del campionato. Questo crea un buon spettacolo per chi guarda e produce incertezza fino alla fine di ogni rally. Abbiamo visto quest’anno 4 vincitori diversi in 5 rallys e questo è quello che vogliamo vedere, una certa concorrenza tra i diversi driver”

H.Paddon:

“Non sarà mai lo stesso per tutti, ma questa è la bellezza dei rally. Qualcuno avrà sempre un vantaggio o uno svantaggio. Questo crea più entusiasmo per la concorrenza. Anche il tempo gioca un ruolo importante in quanto in alcuni rally può essere un vantaggio essere il primo sulla strada, ad esempio se dovesse essere bagnato. La storia dei rally è sempre stata che il più veloce della squadra sia il primo sulla strada.”

Ma Hayden qualcosa cambierebbe:

“Credo che dovremmo tornare alle origini, ovvero ordine di  campionato la prima tappa, l’ordine di classifica le tappe 2 e 3. In questo modo se si perde troppo tempo durante la prima tappa, è possibile recuperare i giorni successivi. Inoltre, la tattica non è più possibile, come si usava prima questo grazie al non avere i tempi intermedi in macchina. Le regole dovrebbero essere scritte per assicurarsi che influenze esterne dalle prove speciali (ad esempio il controllo orario in ritardo ecc) modifichi il risultato, ma non la posizione in strada prima della sanzione. Questa è la mia opinione è sarebbe molto più facile per i tifosi seguire la gara e guardare le varie tappe”.

Oltre ai protagonisti del WRC, abbiamo incontrato un grande fotografo, Manrico Martella, che frequenta tutte le prove del campionato del mondo Rally, amico di tutti i piloti ci racconta la sua opinione:

“Grazie di poter dire il mio punto di vista su questa questione sul vostro portale. Per me ordine di campionato nella prima tappa, nelle tappe successive ordine di classifica della giornata, che pero’ ha un difetto, si presta a giochini come andare più’ piano sulle ultime speciali, cosa già’ successo in passato, quindi dal secondo giorno in poi, si potrebbe fare un’estrazione per tutte le vetture WRC. Eliminerei la Power Stage, serve solo per la tv ed ai piloti che rientrano con il super rally, che la fanno solo per prendere punti e quindi vanno forte solo su quella prova. Ci sarebbe anche la seguente soluzione far partire per prime le WRC 2 che fanno il campionato, che son circa 10 vetture, e poi far partire le WRC”.

Ora ci sarà la gara del Sardegna, davvero il campione Ogier non sarà in grado di vincerla?

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