Anna Andreussi, friulana, pluricampionessa italiana Rally, fresco membro del Consiglio nazionale sportivo Csai Rally moderni. Meglio fermarci qui, sarebbe troppo lungo l’elenco delle vittorie della “Ussi” a fianco del campionissimo Paolo Andreucci, compagno nella vita oltre che nelle corse.

L’abbiamo intervistata, una visione a 360 gradi sul mondo dei Rally, la prima parte sul nuovo ruolo in seno alla commissione Rally (è stata la più votata) , sui lavori più urgenti da fare, sulle prospettive, sui giovani. La seconda parte incentrata sul bilancio 2016 e sul loro futuro.

Ciao Anna, grazie della disponibilità, come sta andando questa nuova esperienza nella Csai?
“Per 4 anni ho rappresentato nella Csai i piloti, ho fatto da tramite per le loro richieste. Diciamo che ho fatto 4 anni di Purgatorio, ora non siamo ancora partiti con la nuova commissione, bisogna ancora definire alcuni ruoli post elezione. Poco tempo fa si è eletto il presidente adesso ci saranno elezioni per gli AC organizzatori. Il lavoro da fare sarà molto ma partiremo con il nuovo anno”

Hai proposte particolari che vorresti portare avanti?
“Lavorare con Pirollo, Longhi e Inglesi sarà motivo di soddisfazione. Gigi Pirollo ha un’esperienza incredibile e si occupa di sicurezza. Piero Longhi ultimamente corre in pista per cui ha una visione a 360° del mondo dei motori, Emanuele Inglesi è giovane e con Max Rendina si sta costruendo un’esperienza Internazionale. Possiamo aggiungere “Lucky” Battistolli, eletto nei Rally storici, anch’esso può dare un rapporto concreto con l’esperienza che ha. La mia idea e soprattutto di riuscire a semplificare dove è possibile e comunicare con la base. Il tutto traducendolo in regolamenti. Non sarà facile perchè i licenziati sono molti e non sono solo i piloti ma gli organizzatori, i commissari e l’indotto Sarà un lavoro complesso ma semplificazione e comunicazione saranno fondamentali. Uno dei lavori più urgenti riguarda l’omologazione servbatoi gruppi A ed N, occorrerà una commisione tecnica per riunirsi per questa problematica che dev’essere risolta. Credo che in Italia siamo molto avanti per ciò che riguarda la sicurezza ed un altra mia prerogativa sarà aiutare gli organizzatori e per farlo non bisogna aumentare le tasse d’iscrizione. Altro tasto è quello dei commissari di percorso che devono essere considerati per il loro ruolo importante e che vanno pagati e formati nella maniera più opportuna. Siamo in un periodo di crisi ed il Rally è uno sport che costa e ne risente. Bisogna adeguarlo ai tempi, senza essere nostalgici”

Cosa ne pensi dei giovani italiani? Hai dei consigli?
“Sono convinta che i piloti italiani sono molto competitivi, anche i giovani non hanno mai sfigurato in nessuna competizione. Il mio consiglio è quello di affrontare le serie monomarca o, chi ha la possibilità, fare il campionato Junior, con macchine uguali. In questi campionati sesi riesce a coinvolgere tanti piloti e altrettanti team, si riesce ad abbatterei costi logistici ed avere campionati con grandi numeri. Sono anche favorevole al sorteggio delle centraline se si dovesse ritenere opportuno. Fabio (Andolfi n.d.r.) è bravisssimo ed è già pronto, il team AC Italia ha fatto con lui un ottimo lavoro ma siamo convinti che ci sono altri giovani da poter portare a questi livelli”

Come convinceresti uno sponsor ad avvicinarsi nel mondo dei Rally?
“Lo porterei a vedere un passaggio in prova speciale. Non una rassegna stampa od un programma televisivo ma magari lo porterei a Lascari in una Targa Florio o a Trivio nel mio Friuli e che dire di San Romolo al Rally di Sanremo”

Stagione 2016, cosa ne pensi ?
“E’ stato un bel campionato. E’ stato bravo Giandomenico che ha interpretato al meglio il nuovo regolamento. Io credo che lo sport deve sempre premiare il migliore. Mi piace la categoria R5, i costi si sono ridotti, le macchine sono molto prestazionali e ci sono molti marchi e dunque concorrenza, anche la Hyundai ora ha la nuova R5. Ho visto un campionato vivo, Nucita al Targa, Simone Campedelli e Alessandro Perico in altre gare, oltre “i soliti tre” noti.
Ho visto molto pubblico, in generale, nei Rally di quest’anno e questo è un fattore positivo. Peugeot continua a lavorare e supportare i giovani, io spero tanto in loro. Purtroppo quest’anno il Trofeo Junior R2 si è sfoltito nel corso del campionato, questa è l’unica nota stonata. Aggiungo che non mi è piaciuto il mondiale WRC con regole che hanno penalizzato il pilota più forte, Ogier, chi corre ha tutto il diritto di poter vincere e battere i propri record per migliorare. Il campione francese quest’anno, per regole sbagliate, non ha potuto vincere nessuna gara su terra. Non credo che queste regole abbiano portato maggior pubblico”

Il Tuo “Friuli” è stato declassato, cosa ne pensi?
“Mi dispiace, è una gara storica, una delle gare più quotate, con più pubblico ed iscritti. Il CIR ha deciso che serviva una rotazione, mi auguro di poterlo rivedere nel CIR nel 2018”

La Peugeot 208 R5 quest’anno ha sentito maggiormente della rivalità di Fiesta e Fabia?
“Queste vetture hanno ottime prestazioni, il livello si è alzato molto. Peugeot sta lavorando, Per poter vincere devi avere il pacchetto vincente tra Pilota/Pneumatico e Vettura, devi sempre essere al massimo. Con Peugeot ci sono omologazioni da fare, abbiamo testato a Verona dopo il Due Valli, sono fiduciosa. Abbiamo conquistato un secondo posto con onore, abbiamo vinto 4 gare su 8. Purtroppo il regolamento non ci ha favorito e credo che le due gare su terre siano state decisive” (ricordiamo che all’Adriatico e a San Marino Andreucci partiva per primo, n.d.r.).

Il vostro contratto con Peugeot scade il 21/12 dopo che succederà ?
“Noi siamo legatissimi a Peugeot e Pirelli, aspettiamo una loro chiamata e comunque qualsiasi proposta che ci sarà sottoposta la valuteremo con loro. Devo smentire tutte le notizie lette su alcuni forum. Noi non abbiamo mai sentito Hyundai, Paolo non è mai salito sulla Hyundai non c’e’ nessuna verità. Sarebbe bastato chiamarmi e questa “bufala” non sarebbe uscita. Anche perchè poi alcuni hanno detto che Paolo avrebbe “rubato”il posto eventuale a Fabio Andolfi , cattiverie gratuite su notizie non reali”.

Com’è l’ambiente CIR, un giudizio sui vostri avversari?
“Il mio concetto di rivalità implica rispetto e lealtà. Con i nostri avversari passiamo molto tempo vicini. Credo che rispetto agli anni scorsi il rapporto con gli avversari nel campionato CIR sia molto migliorato. Se ci fossero più team ufficiali ci sarebbe una maggior mole di lavoro che creerebbe maggior serenità nell’ambiente. Credo che i piloti del CIR sono come dei leoni in gabbia, una situazioni che si protrae da 10 anni. Ritengo che chi attualmente e nel recente passato ha frequentato il campionato poteva correre nel mondiale. Le prestazioni di Scandola di quest’anno in Sardegna e di Paolo lo scorso anno possano confermarlo. Sono passate tre generazioni di piloti e purtroppo nessuno è finito nel mondiale e questo mi dispiace”.

Anna hai un pensiero particolare da aggiungere?
“Potrei parlare del corso federale che abbiamo appena concluso ma il mio pensiero va a Michele Tassone, sono molto dispiaciuta, perchè il locale dove lavora è stato colpito dalla recente alluvione. Michele è un ragazzo d’oro e spero che il tutto si possa risolvere nel più breve tempo possibile”.

Copyright © Rally.it: puoi ripubblicare i contenuti di questo articolo solo parzialmente e solo inserendo un link al post originale.