Come spesso accade per le gare su pista, anche nei Rally stanno arrivando molti giovani per un ricambio generazionale. Qualche anno fa su Youtube giravano dei filmati di un ragazzino di 9 anni alle prese con le vetture più disparate in controsterzi ed evoluzioni su piste innevate o sterrate. Quel ragazzino, che aveva un grosso cuscino sotto il sedere per poter arrivare a vedere la strada. è cresciuto, ra ha 16 anni ed ha dimostrato che è pronto per il salto di qualità. il suo nome Kalle Rovanpera.

Il padre Harri è stato un ottimo pilota e nel 2001 vinse anche un Rally di Svezia WRC su Peugeot 206 ma aveva un grave difetto, sull’asfalto era a volte imbarazzante e non poteva dunque competere per traguardi più prestigiosi.

In questi giorni il giovanissimo Kalle è arrivato in Italia, Rally di Monza e Motorshow le gare scelte dal suo staff….si perchè in Finlandia le cose vengono fatte per bene e Kalle è seguito, oltre che dal padre, anche da Toni Gardemeister, altro talento finlandese mai sbocciato definitivamente, anche lui con qualche problema su asfalto.

Premessa: Kalle avendo 16 anni non può correre in un Rally tradizionale per cui poteva farlo solo in pista (Monza) o su tracciati ad hoc (Area 48 a Bologna).

La trasferta italiana inizia però con un test su asfalto in Liguria, riconosciuti dai piloti del WRC come tra i migliori al mondo, una giornata sulla Skoda Fabia R5 per prendere confidenza, nel savonese, con l’italico asfalto. Dal giorno dopo si va a Monza per le prove e poi due giorni di gara dove il Rovanpera Junior dimostra di saperci fare, davanti a lui, in classe R5, solo: Andreucci, Rossetti e Andolfi. Un debutto da fuoriclasse in una gara mai vista.

Pochi giorni e si corre a Bologna, cambia la vettura una Ford Fiesta WRC gommata Pirelli, anche qua due giorni di gara in un percorso misto terra-asfalto dove Kalle fa ancora grandi cose, miglior tempo nelle prove mattutine, eliminazione in semifinale nel Pucci Grossi Night Sprint e sconfitta in finale contro Evans, su Ford Fiesta WRC, in manche tiratissime sul filo dei decimi.

Il sedicenne ha margini di miglioramento, soprattutto su asfalto dove la guida risulta comunque efficace e pulitissima, siamo certi che il giovane finlandese (che ha corso alcune gare sotto la bandiera della Lettonia, paese in cui è campione nazionale) potrà presto sbarcare nel maggiore campionato. A questo proposito devono passare per forza un paio d’anni, quelli per poter diventare maggiorenne, ma pare proprio che nel 2019 possa già correre nel WRC, un team l’avrebbe opzionato per quel periodo.

Harri dev’essere orgoglioso del figlio che ha risposto positivamente a tutti i test e alle gare in cui ha partecipato, siamo certi che la carriera di questo ragazzino prodigio a breve avrà la giusta etichettatura di “Flying Finn”.

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