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In questa settimana ci sono arrivate parecchie lamentele sul “proibizionismo” attuato nei confronti del pubblico al recente Rallye Montecarlo. Alcuni pensano sia dovuto all’incidente serale della ps 1, in realtà non è così anche se quanto successo ha contribuito a vietare le zone più frequentate e possiamo fare un esempio.
Giovedì sera quando avviene l’incidente di Paddon noi ci troviamo a Bayons (start ps 2), andiamo tranquillamente a piedi ai famosi tornanti “Les Tourniquets”, quando manca un’ora viene bloccato l’accesso ma il pubblico presente è già numeroso. Stessa situazione sulla ps 13, questa volta siamo in pieno giorno, dunque meno pericoloso per tutti, ma a “Les Tourniquets” è impossibile accedere se non con il pass media, passano le vetture in un clima desolatamente vuoto, la magia del giovedì sera è totalmente assente.
In questa situazione possiamo tranquillamente affermare che è stato impartito un ordine, o meglio un divieto, dovuto a quanto successo giovedi sera sulla ps 1, quando uno spettatore è stato colpito ad esterno curva, morendo poco dopo.
Quando si parla di sicurezza pensiamo alle nuove vetture da 380 cavalli, alla possibilità che possa succedere quanto accaduto a metà anni “80 e che, come allora, si possa tornare indietro.
Al Montecarlo abbiamo assistito al debutto delle nuove vetture WRC, le prestazioni aumentate ed i tempi in prova ulteriormente abbassati,
Ma sembra che questo, a chi dirige il nostro sport, non importi e trova nel pubblico il fattore più a rischio sicurezza.
Già anni fa qualcuno fece notare che anche senza pubblico il Rally avrebbe continuato a funzionare: l’organizzatore non dovrebbe gestire questo elemento, tv e fotografi potrebbero muoversi con maggiore tranquillità ed anche gli equipaggi potrebbero guidare con meno pressione.
Insomma il pubblico sembra proprio un intralcio anzichè uno degli elementi principali di una manifestazione, come accade per tutti gli sport. Il pubblico pare essere invece gradito nei Rally a pagamento.
All’ 85° edizione del Rallye Montecarlo abbiamo assistito ad alcune nuove disposizioni sulla sicurezza nei Rally, norme che in molti hanno mal digerito.
Un’ora prima del passaggio della speciale al pubblico è fatto divieto di camminare sulla speciale e durante la prova speciale non ci si può spostare lungo la strada (dal camminarci ad attraversarla), insomma più o meno cose già viste ma questa volta sono state applicate con maggiore severità.
L’incidente sulla prima prova speciale e le dichiarazioni di Sordo “troppa gente in mezzo la strada” non hanno fatto altro che inasprire regole ferree di cui avremmo sinceramente fatto a meno.
La redazione di Rally.it accoglie favorevolmente tutto ciò che possa garantire sicurezza per chi segue i Rally, allo stesso tempo vuole che si tuteli il pubblico che fa enormi sacrifici per seguire una gara ed ha diritto di accedere sulle prove speciali.
Da parte nostra eviteremo di mettere foto e video eseguiti, a nostro giudizio, da posizioni pericolose.
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