Dopo anni di sofferenze il campionato italiano Rally terra sembra aver trovato la propria dimensione.
Il Rally Liburna terra, valevole anche come Raceday, vede un elenco, non solo di quantità ma anche di qualità, così composto: 21 vetture in classe R5, 7 R4, 19 N4 ma anche 3 WRC e 5 S2000 che garantiscono un sicuro spettacolo sulla terra livornese.
Occhi puntati sul romagnolo Simone Campedelli, il fresco vincitore del Rally del Ciocco sarà navigato da Elena Poggi sulla Mitsubishi Evo IX e gli permetterà di riprendere confidenza con gli sterrati in vista di gare come Adriatico e San Marino, valevoli per il Cir.
Sono solo tre le vetture WRC, e concorreranno per il Challenge RallyDay e naturalmente l’assoluta, 3 Ford Focus per Luciano Cobbe, che farà della terra la sua stagione 2017, Mauro Trentin e Alessandro Taddei.
Come scritto, sarà la categoria R5 la più interessante, qua ci saranno i competitori del campionato italiano terra, su tutti: Nicolò Marchioro su Peugeot 208 Munaretto, l’emiliano Andrea Dalmazzini(Ford Fiesta) e Daniele Ceccoli che passa dalla Fabia S2000 alla Fiesta R5. Presenza fissa della serie il veronese Hoelbling (Skoda Fabia R5) e Ricci (Impreza R4).
Novità di questa gara sarà la presenza del trentino Alessandro Bettega (Fiesta R5/Bernini con gomme Yokohama), del toscano Nicola Caldani, con Sauro Farnocchia, su Peugeot 208, del piemontese Luca Betti (Fiesta R5) e di Edoardo Bresolin (Peugeot 208 R5).
Interesse per il sedicenne boliviano Marquito Bulacia (Fiesta R5-Erreffe). Tra gli “over” gli inossidabili Giovanni Manfrinato (Fiesta R5) ed Alessandro Bruschetta (Subaru Impreza N4).
Manuel Lugano passa dalla piccola 208 R2 alla più potente Mitsubishi Evo IX.
La gara partirà da Volterra il 7 Aprile e dopo il riordino notturno vedrà le prove speciali di Serraspina e Ulignano ripetersi per tre volte per un totale di 56 km di tratti cronometrati. Arrivo previsto a Volterra nella serata dell’8 Aprile.

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