Stiamo assistendo al mondiale WRC più bello degli ultimi decenni, basta questo per affermarlo: 4 gare disputate e 4 piloti differenti vincenti su 4 marchi auto diversi.
La parte iniziale della stagione vedeva il team Hyundai come la squadra più completa, dovuta anche alla conferma della propria line up di piloti con un team affiatato. Purtroppo questa supremazia non si è tradotta in vittoria. Quando la supremazia iniziale di Hyundai sembrava assopirsi è arrivato l’acuto di Neuville che vince meritatamente il Tour de Corse.
La gara corsa ci ha dato alcune certezze, le performance di Citroen su asfalto a discapito di un affidabilità ancora acerba, stesso discorso per Ogier, il campione del mondo francese ha avuto noie alla vettura e sembrava in grado di poter vincere anche in questa gara, pressione idraulica e problemi elettrici (oggi) gli hanno consegnato comunque un secondo posto che lo tiene al comando della classifica mondiale.
Di Hyundai possiamo finalmente parlare di una vittoria, Neuville è tornato costante, velocissimo e non ha commesso il minimo errore e sulla Power Stage finale ha dimostrato di sapersi accontentare.
Promossa pure Toyota, il team giapponese è partito in sordina ma Latvala ha pian piano dimostrato che la nuova Yaris WRC si può adattare benissimo anche agli asfalti corsi e la vittoria nella “Power stage”, dove molti si giocavano posizioni di vertice, fa capire quanto i nipponici possano fare paura per il futuro.
Anche in una gara “pericolosa” come il Corsica le nuove WRC sono sembrate dalle prestazioni umane, le medie più basse, rispetto ad alcune gare, stanno smentendo gli scettici che parlavano di nuove gruppo B, certo in gare come Polonia e Finlandia occorrerà cercare percorsi un pò meno veloci e più tecnici e fare attenzione (in Polonia) al posizionamento del pubblico. Le WRC Plus sono sicuramente più veloci e adesso sappiamo anche di quanto, sui 29 km della ps 2 il record è stato abbassato di 17″.
Questo mondiale Ogier se lo dovrà sudare e assisteremo a gare come il Corsica dove nell’ultima prova si decidevano almeno 4 posizioni, il solo Neuville era tranquillo.

Il WRC2 ha visto il dominio di Mikkelsen, bravissimi Suninen e Sarrazin a conquistare il podio, Camilli ha fatto vedere buone performance ma ha pagato caro alcuni errori, che su prove lunghe diventano irrecuparabili.
Gli italiani ? Bene, in quanto i tre equipaggi partiti sono arrivati.
Tempestini-Bernacchini (Citroen DS3 R5) hanno terminato in 13° posizione assoluta, probabilmente l’adattamento alla vettura per Simone non è avvenuto, una gara piuttosto anonima la sua ma portata saggiamente a termine.
Finisce bene l’avventura dei cremonesi Alberto Marchetti e Mario Scalmani (Skoda Fabia R5), nella Power Stage finale hanno ottenuto un’ottima prestazione , 26° tempo, che gli ha garantito la 30° posizione assoluta giusto tra Camilli e Bergqvist tra le R5, ci racconteranno la loro gara che saremo lieti di pubblicare.
Ottima anche la 40° posizione finale di Fiorini-Girardi (Peugeot 208 R2), nella difficilissima gara corsa hanno evitato le insidie e possono sicuramente essere soddisfatti della propria gara.
Ora ci attende la gara argentina, dove purtroppo gli iscritti saranno pochi, e già siamo curiosi di vedere chi sarà il marchio automobilistico che vincerà la sua seconda gara.

Classifica Assoluta

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