Ed eccoci con uno dei giovani talenti italiani del momento: Marco Pollara, 21enne siciliano, fresco vincitore dal campionato italiano “Junior”, del campionato italiano “Due Ruote Motrici” e della Coppa riservata ai conduttori nella categoria R2B, insomma un vero pilota pigliatutto che al Rally Due Valli ha avuto l’onore di debuttare sulla Peugeot 208 R5, che lo ha visto classificato al 5° posto assoluto.
Ricordo ancora il suo debutto al Franciacorta Circuit, quando, non ancora patentato, affrontava l’esperienza sulla Peugeot 207 S2000, di lui già se ne parlava in termini positivi. Sono passati solo 3 anni ed in effetti ora abbiamo un pilota consapevole, veloce e magari già pronto per il salto di categoria.

La muscolosa R5 è stata “assaggiata” e qualche domanda su questa stagione gliela abbiamo posta.

Raccontaci di questo debutto sulla Peugeot 208 R5?
La Peugeot 208 T16 è una bellissima vettura mi è piaciuta veramente tanto e fare un cambio di categoria tra R2 ed R5 non è stato semplice, passando da una trazione anteriore ad una 4 ruote motrici. Cambia veramente tanto a livello di guida ma anche come interpretazione delle note. Abbiamo migliorato durante la gara, tra un giro ed il successivo riuscivamo anche a togliere sui 2 secondi al chilometro, di questo siamo molto contenti. Per la gara avevamo come obiettivo di arrivare in fondo e lo abbiamo raggiunto, migliorando sempre le prestazioni per cui siamo molto soddisfatti


Il rapporto con Ucci- Ussi nel team durante tutta l annata. Il pluricampione ti ha dato consigli durante la stagione?
Il rapporto con Ucci è un bel rapporto. Lui mi ha aiutato tanto a crescere, mi ha dato tantissimi consigli, soprattutto quando avevo qualche dubbio su qualche tratto di prova o sul tipo di fondo, lui è stato subito pronto a darmi qualsiasi informazione

Foto Gabriele Lavagnini: Marco Pollara e Giuseppe Princiotto, su Peugeot 208 R2, Peugeot Sport Italia

Stagione 2017 sulla 208 R2. Vincere il campionato da favorito non e’ semplice ma sei riuscito molto bene. Com’e’ stata la tua stagione. Dove ti sei esaltato e dove potevi fare meglio?
Vincere il campionato da favorito non è stato semplice. Essendo in un team ufficiale hai molta tensione e sei sempre sotto pressione perchè devi far bene e non devi fare errori. Poi c’erano avversari molto competitivi, sopratutto Damiano De Tommaso su asfalto e Tommaso Ciuffi su terra che mi hanno fatto sudare molto ma alla fine è andato tutto bene. La macchina non ha mai avuto un problema e le gomme Pirelli si sono comportate sempre bene, in qualsiasi condizione, per questo vorrei ringraziare Terenzio Testoni che mi ha sempre consigliato per la scelta ottimale

Il rapporto con il tuo navigatore Giuseppe Princiotto.
Il rapporto con il mio navigatore è fantastico, più che essere un rapporto tra pilota e navigatore il nostro è un rapporto d’amicizia. E’ grazie a lui se sono cresciuto e mi ha dato tanti consigli e se sono arrivato sino a qui è anche per merito suo“.

Si tornerà’ a gara unica. Pensi sia giusto e meno caotico rispetto a gara 1 e gara 2?
Trovo favorevole che si ritorni a gara unica, credo che i costi possano essere ammortizzati, magari aumentando i concorrenti nelle gare del CIR che quest’anno sono un pò mancati

Nel CIR le gare sono tutte belle ma c ‘ e’ una gara che prediligi?
Le gare del CIR sono tutte molto belle, una differente dall’altra ed è questo già un motivo di bellezza, non si trovano mai due gare con delle prove speciali simili. Come gara che prediligo di più, a parte la Targa Florio che è la gara di casa e che è una gara bellissima, quest’anno mi è piaciuto tantissimo Roma che aveva prove speciali veloci ma anche molto tecniche e ho potuto confrontarmi con piloti che facevano l’europeo ed erano di ottimo livello. Una gara organizzata molto bene, anche logisticamente, puoi fare il giro di Roma scortato dalla Polizia, qualcosa di unico con un fascino particolare

Sei un pilota affermato ti senti pronto per il salto di categoria? Come vedi il tuo 2018?
Mi piacerebbe davvero tanto poter affrontare un campionato con l’R5 ma ci sono tante problematiche come budget, sponsor e molte altre cose

Spostandoci ancora più’ in la come ti piacerebbe lo sviluppo della tua carriera. Sogni e ambizioni.
Naturalmente fare il CIR con una vettura R5 ma mi piacerebbe tantissimo fare esperienza fuori dall’Italia magari con un campionato europeo“.

Buona fortuna Marco, siamo certi che ti vedremo spesso protagonista nei Rally che contano.

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