Il 2017 non verrà di certo ricordato come una delle migliori annate rallystiche italiane, nessuno si aspetta di rinverdire i fasti di Biasion e le vittorie Lancia degli anni “70/”80 e primi “90 ma oramai anche i tempi di Liatti e Galli nel WRC sembrano troppo lontani, per non parlare delle prospettive e delle programmazioni che non hanno dato i frutti sperati.
Nel campionato WRC non compare alcun italiano in classifica, l’unica nota positiva è la gara svolta in Sardegna, confermata nel 2018.

Nel WRC2, quantomeno, possiamo dire che l’Italia c’era, le aspettative erano diverse ma almeno la presenza azzurra è stata garantita in maniera costante.
I migliori sono stati Simone Tempestini, che però corre sotto i colori della Romania, e Giovanni Bernacchini, che a bordo della Citroen DS3 R5, hanno conquistato l’ottava posizione in campionato (settima per il navigatore). Probabilmente la vettura non fa parte delle più evolute R5 ma le buone prestazioni di Portogallo e Corsica hanno permesso dei buoni risultati e siamo certi che nel 2018 si possa migliorare le prestazioni e poter battagliare con i protagonisti della serie.
31° Andrea Crugnola e Michele Ferrara, frutto dell’esperienza del Rallye di Montecarlo. Una gara in cui il varesino poteva cogliere un miglior risultato ma che gli ha comunque permesso di essere al via del Rally più prestigioso e durante l’annata ha saputo esprimere, in altri contesti, il proprio valore e ci piacerebbe vederlo protagonista nel 2018, il talento è fuori discussione speriamo lo possa dimostrare sul campo gara.
35° Fabio Andolfi e Manuel Fenoli/Simone Scattolin, era la nostra punta e ci fa male vederlo anonimo nella parte bassa della classifica. Il talento rischia d’essere vanificato in questa annata storta che doveva essere invece quella dell’esplosione ma più d’una cosa non ha funzionato. Quando si pianifica una stagione nel WRC2 servono una serie di fattori tecnici e umani che non si sono visti. Restiamo alla finestra per vedere se Fabio Andolfi ci sarà nel WRC2 anche il prossimo anno ma non può essere ripetuta un’annata simile.
Umberto Scandola, Giandomenico Basso e Max Rendina hanno fatto sporadiche apparizioni, nomi importanti che ci piacerebbe sovente vedere nelle maggiori gare del WRC.

Nel WRC3 Enrico Brazzoli e Maurizio Barone, sulla Peugeot 208 R2, conquistano un’ottima 7° posizione assoluta, un programma total,mente privato che ha dato buoni frutti. Evidentemente l’esperienza paga.
Luca Panzani e Federico Grilli riescono ad entrare nella Top Ten, grazie all’ottima prestazione del Rallye Montecarlo. Parliamo di un’altro pilota che cerca in ogni modo di poter correre dimostrando, al Montecarlo, una grande personalità in una gara nel 2017 con condizioni davvero difficili.

Nel WRC Junior nessuna presenza nel 2018 pare ci sia un italiano “privato” che dovrebbe fare il campionato.

Non è andata di certo meglio nel campionato europeo, anche in questo caso la maggior soddisfazione è stata quella di aver riportato una gara in Italia, Roma Capitale, confermata e anticipata a Luglio nel 2018.
Nella classifica generale troviamo Zelindo Melegari e Maurizio Barone, arrivati 28° ma 2° nella ERC 2 dove hanno sfiorato il titolo.
Compaiono in classifica anche Tonino Di Cosimo ed il francese Stephane Consani, che ha corso con licenza italiana, dopo aver disputato proprio la gara di Roma.
Promossi e protagonisti Tamara Molinaro e Giovanni Bernacchini, la giovane italiana è campionessa europea nel femminile il titolo più prestigioso conquistato dai nostri, bene anche nello Junior U27, dove hanno chiuso al 7° posto e nel ERC3 dove sono al 10°. In questa classifica anche Marco e Alessandro Ciufoli.

Infine andiamo a vedere il campionato TER, vinto molto bene da Giandomenico Basso e Lorenzo Granai, sulla Hyundai i20 R5 della BRC. Luca Rossetti è al 9° posto, Simone Tempestini 12° e Jacopo Trevisani 21°.

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