Al momento della pubblicazione dell’elenco iscritti, il pensiero è andato subito a chi ci sarebbe partito dietro. Con il numero 16 sulle fiancate, stretti nella morsa delle Fiesta R5 dei due giapponesi volanti del Tommi Makinen Team, Takamoto Katsuta e Hiroki Arai, il nostro Rally del Ciocco è stato vissuto passo passo condividendo ogni anticipo a pochi metri da quelle che si sono rivelate le vere sorprese della gara inaugurale. Un “Ciocco” che ci ha sorriso, questo. Il primo condiviso insieme, su quella Skoda che già al Rally Due Valli dello scorso anno ci aveva fatto capire – anche se solo in parte, visto che si trattava della gara d’esordio – le sue potenzialità. Tra le vie di Mediavalle e Garfagnana, tutto è filato liscio. Nessun problema, al netto di un testacoda su Tereglio non abbiamo avuto di che lamentarci. Una condizione che, in mancanza di noie, ci ha permesso di arrivare a ridosso dei primi dieci ma – soprattutto – di non creare problemi ad Hiroki Arai, il pilota al quale abbiamo dato le spalle ad ogni inizio “piesse”. Farsi riprendere sarebbe stato difficile, visto il chilometraggio, ma in una gara intensa come questa tutto sarebbe potuto succedere. Così non è stato e con entrambi i nipponici abbiamo condiviso diversi minuti di stanby, in assoluta armonia. Abbiamo avuto la possibilità di soffermarci sul loro atteggiamento in gara e questo ci ha fatto capire di come i risultati non vengano per caso. Alla minima occasione, entrambi hanno approfittato delle pause prima di entrare in prova per visionare il cameracar e concedersi una rinfrescata su quelle che sarebbero stati i chilometri da affrontare di lì a breve. Come? Con una semplice scheda SD inserita nello smartphone, naturalmente con l’utilizzo dell’oggetto più in voga nella scorsa estate: il selfie stick. Un dettaglio molto importante che ha assecondato quella curiosità che abbiamo provato fin dall’uscita dell’elenco. Loro quarti e sesti, noi undicesimi.

Un piazzamento che ci ha soddisfatto: con un elenco così entrare nei quindici ci avrebbe dato soddisfazione comunque. E’ andata meglio ma, soprattutto, abbiamo avuto la conferma che con qualche chilometro in più questa Skoda ci potrà garantire belle sensazioni.

 

Leopoldo e Daniele

 

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