Quello che sarebbe dovuto essere il punto di ripartenza degli equipaggi, si è trasformato in una lunga carovana di veicoli marcianti. Ebbene si, oggi la sesta tappa dell’Africa Eco Race non si è svolta. L’organizzazione dopo una lunga decisione, ponderata accuratamente, ha deliberato che la speciale tra Dekhla e Chali non avrebbe preso il via, a causa dell’impossibilità di far librare in aria gli elicotteri.

Pare sia colpa di una tempesta di sabbia, la quale ha inondato tutti gli equipaggi restanti in corsa. Perciò un ulteriore giorno per ricaricare le batterie, che sommandolo a quello trascorso durante l’Epifania, darà sicuramente un’ottima botta di energia agli equipaggi che torneranno al via domani più carichi di prima. La corrente immagazzinata servirà per la settima tappa che li attende; un anello di 500km con partenza da Chali e arrivo nella medesima città. La speciale, è stata eseguita anche l’anno passato ma nel senso opposto. Il primo dei due loop inseriti nell’edizione 2019 dell’Africa Eco Race, e la prima tappa Marathon, ciò significa che l’assistenza sarà vietata e i piloti dovranno fare pieno affidamento sui propri veicoli affinchè li accompagnino fino alla fine. Il tutto sarà corredato da tanta sabbia, con tratti di dune e una piccola percentuale di vegetazione.

Scandola porta il suo Polaris Side by Side tra le auto, sgomitando in 37^ posizione. Sfortunata la partenza per l’equipaggio a bordo del Nissan Patrol, ovvero Rossi-Marcon che per un guasto alla frizione e al servosterzo hanno dovuto chiedere il primo intervento concesso del balai.

I ragazzi dell’assistenza hanno lavorato duramente, riuscendo a mantenere in gara il duo al 40° posto generale. Ceci è l’ultimo porta colori italiano, in 41^ posizione con un altro Polaris Side by Side.

Ma diamo uno sguardo anche agli italiani in corsa tra le moto. Assistiamo ancora al primeggiare del nostro Botturi, che deve parare gli attacchi del norvegese Ullevalseter. Nella Top 10 abbiamo altri tre piloti con la bandiera tricolore: parliamo di Agazzi in 4^ posizione che anche dopo una caduta nelle tappe iniziali, riesce a mantenere il passo.

Segue Cipollone, che a bordo della sua KTM 450, guadagna una posizione sul francese Cavelius, portandosi in 6^ posizione. Caprioni apre il gas del suo bolide arancione, e sfruttando le penalità inflitte agli avversari, fa sua la 9^ posizione. Cecconi e Rampolla procedono in corsa senza apparenti problemi, guadagnando una posizione ciascuno e adagiandosi in 18^ e 20^ posizione. Il veterano Franco Picco, che di deserto ne ha visto tanto, resta stabile in 26^ posizione con la sua Yamaha, seguito da Tracanzan con la medesima moto. Brezzi con l’unica Beta in corsa, continua in 29^ piazza, mentre Moretto, Dal e Peronato portano avanti il glorioso marchio SWM rispettivamente in 31^-35^-43^ posizione.

 

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