Al Rally Sanremo Leggenda il pilota ligure Michele Guastavino è riuscito ad ottenere la sua prima affermazione, entrando di fatto nel club dei “vincenti”. Doverosa una sua intervista, grazie ad averci risposto con un clip audio, sull’esito di questa bella performance. Tra le prime prove dominate e poi il meteo che gli fa errare una scelta delle gomme rimescolando tutte le carte. Le dediche post vittoria ed il ringraziamento alla fidanzata/navigatrice: Laura Bottini.

– Ciao Michele raccontaci com’è andata?
“Che dire di questa gara è stato un fine settimana pazzesco, reputo che siamo persone molto semplici che abbiamo interpretato il Rally quasi come una vacanza, godendoci ogni minuto della manifestazione e della gara. Siamo partiti il Giovedì con serenità e dopo aver visto l’elenco iscritti sapevamo che potevamo essere vicini ai favoriti però non pensavamo di sapercela giocare. Il primo giro siamo partiti molto tranquilli abbiamo visto i tempi e sapevamo di essere veloci ma dovevamo aspettare i tempi di chi partiva dopo di Noi. Solo dopo aver disputato le prime tre prove speciali, tutte molto vicine, ci siamo potuti fare un’idea generale della classifica fino a quel momento. Abbiamo visto che le avevamo vinte tutte e tre ed eravamo increduli e nello stesso tempo molto felici perchè non ci aspettavamo una cosa del genere e poi la seconda parte della gara che è stata molto tesa, soprattutto da parte mia, perchè c’era la consapevolezza, per la prima volta, di giocarci molto e la scelta delle gomme era fondamentale. Ci avevano detto che sulla ripetizione della terza prova piovigginava e sulle altre due prove no e quindi abbiamo optato per la scelta di usare gomme dure, le 21 in quadro della Michelin, per essere il più veloci sulle prime due prove magari sacrificando l’ultima. Quando poi eravamo in autostrada , in direzione della ps 4 Testico, abbiamo saputo che le condizioni erano variate con pioggia forte e la nostra scelta di gomme sbagliata. In questo frangente ho dovuto ringraziare molto la mia ragazza, la navigatrice Laura Bottini, che ha fatto un doppio lavoto, oltre la navigatrice ha dovuto gestirmi visto che mi stavo giocando qualcosa di importante. Siamo partiti sulla quarta prova un pò tesi soprattutto sulle prime 3/4 curve poi abbiamo visto che le condizioni meteo erano favorevoli allora abbiamo potuto attaccare e vincere nuovamente la prova. Poi sulla seconda prova abbiamo visto molta nebbia e molta acqua abbiamo cercato di gestire la gara ma perdendo molto del vantaggio accumulato e poi la tensione dell’ultima prova anche in questo caso molta acqua e un muro di nebbia e mi ho detto alla navigatrice “Ok secondo me non ce la possiamo fare però dobbiamo mettercela tutta e dobbiamo crederci” e cosi abbiamo fatto e così siamo partiti e siamo stati attenti il più possibile. Per fortuna poi sulla prova è riapparso il buon tempo e così abbiamo potuto attaccare sapendo che nella parte iniziale avevamo perso secondi preziosi. Finita la prova e abbiamo scoperto d’aver vinto è stata un’emozione indescrivibile, gridavamo e piangevamo entrambi e abbiamo pensato a tantissime cose, alle nostre famiglie ed i sacrifici fatti per poter arrivare a correre fino qui, alla Racing for Genova team e nella persona di Raffaele Caliro che senza di lui non saremmo arrivati a questo traguardo e che per me è un mentore, a tutti i nostri amici che ci sono stati vicini, al team D’Ambra per la macchina superlativa e le persone che lo compongono in primis Mario D’Ambra che oramai fa parte della mia famiglia, poi abbiamo pensato a mio padre e ad Elia un nostro amico comune alla quale abbiamo dedicato la vittoria insieme ad Ugo, uno degli organizzatori del Lanterna, recentemente scomparso. Personalmente ho raggiunto un obiettivo che mi ero prefissato almeno da dieci anni ovvero portare il cognome di mio padre sul gradino più alto e ci sono riuscito, per me un motivo di soddisfazione”
– Vantaggi e svantaggi di correre con la morosa?
“Correre con la “morosa” non implica svantaggi, io e Lei siamo una coppia molto affiatata sia nella vita che all’interno dell’abitacolo e devo ringraziarla in quanto mi ha gestito in tante occasioni e per come interpreta il ruolo di navigatrice, a mio parere è una navigatrice di talento e la ringrazio moltissimo di far parte della mia vita e di poter correre insieme”
Quando ti sei reso conto di poter vincere?
“Ci siamo resi conto di poter vincere dopo il riordino, quello si, anche se poi è venuta anche tanta tensione. Però sapevamo che avevamo le carte per potercela fare anche se abbiamo avuto l’incertezza delle gomme, che purtroppo abbiamo sbagliato e che hanno influito molto sul mio stato d’animo. Però poi alla fine è andato tutto per il verso giusto con una buona dose di fortuna. E’ stato un onore aver potuto lottare fino alla fine con un equipaggio fortissimo come quello condotto da Fabrizio Andolfi e Stefano Savoia, penalizzati sulla prima speciale dalla mancata concessione di un minuto supplementare. Grazie anche a Rally.it per averci concesso questa intervista e non vediamo l’ora di potervi leggere. Grazie a tutti”.

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