(Foto: Silk Way Rally)

E’ giunto finalmente il momento, il Silk Way Rally 2019 ha preso il via dalla città di Irkutsk con i suoi 97 equipaggi iscritti pronti per darsi battaglia per 10 lunghi giorni sui tracciati di Russia, Mongolia e Cina. La partenza è avvenuta in territorio siberiano, zona che verrà “battuta” dai concorrenti per i primi giorni di gara. Vediamo dunque quali saranno i protagonisti di questo rally raid in salsa orientale…

TOYOTA A CACCIA DEL PRIMO SUCCESSO

Il marchio nipponico punta al 1° successo nella competizione dopo le vittorie ottenute in passato da Peugeot, Volkswagen, BMW e Mini. A guidare la truppa degli Hilux 4×4 T1 non poteva che essere il campione della Dakar 2019, Nasser Al-Attiyah che ritroverà al suo fianco il bravissimo Baumel. Il pilota qatariota dovrà vedersela contro il campione in carica, Yazeed Al-Rajhi che dopo il trionfo del 2018 ha cambiato mezzo passando proprio ad un Toyota Hilux T1. Il saudita verrà navigato da Von Zitzewitz ed è schierato sotto le insegne di Overdrive Racing insieme al veterano Erik Van Loon, altro pilota da non sottovalutare. A completare la schiera dei pick up giapponesi ci sono alcuni piloti privati provenienti dalla Cina. I principali avversari invece saranno Serradori, Menzies e Han Wei.

La Serradori Racing Team al debutto con un nuovo buggy della Century Racing, il CR6

Dell’americano Menzies e del Peugeot 3008 DKR abbiamo già parlato in un altro articolo. Una grande novità riguarda invece il francese Mathieu Serradori, grande talento dei raid ed ex campione dell’Africa Eco Race. Serradori debutta in questa gara con un nuovo buggy: è il Century CR6 mosso da un potente Chevrolet 7.0 V8, veicolo che si può apprezzare in foto. Presente al via anche il marchio cinese Geely che schiererà un buggy realizzato sulla base del modello SMG e che vedrà al volante l’abile e veloce campione cinese Han Wei. Grossa pecca la mancanza del marchio Mini in veste ufficiale con X-Raid. L’unico John Cooper Works Rally in gara è quello affidato al russo Dennis Krotov. Nome di spicco quello di Yury Protasov che si cimenterà al volante di un prototipo Hellcat. Da rilevare anche la presenza di un G-Force Bars T1 affidato a Rudskoy, e del marchio Optimus (dominio nell’ultima Africa Eco Race) che avrà come suo rappresentante il buon Jerome Pelichet, pilota gentleman che ha dimostrato però una grande costanza. In gara anche il marchio russo GAZ, presente con il team ufficiale che schiererà due furgoncini GAZelle Next che sono stati iscritti sempre fra i prototipi T1 per i piloti Sukhovenko e Ignatov. Interessante presenza anche per i maggiolini versione buggy della Henrad Racing: due esemplari in gara affidati nelle mani di Philippe Lambilliotte (23° alla Dakar 2019) e Wang Xiang. Oltre tutti questi mezzi ci sono da registrare le importanti adesioni di molti equipaggi iscritti in T2, categoria riservata ai mezzi strettamente derivati dalla serie, e dei piccolini ma tremendi T3 che saranno presenti sotto i marchi Polaris, Can Am e Yamaha.

Han Wei in azione sul buggy Geely alla Dakar 2019 (Foto:Frederic Le Floc’h / DPPI)
CHI RIUSCIRÀ A FERMARE KAMAZ?

E’ quasi scontato dirlo ma da quando si corre il Silk Way Rally, Kamaz ha vinto praticamente quasi tutte le edizioni. Quasi perché nel 2011 un grande Aleis Loprais riuscì a battere l’armata sovietica portandosi a casa il successo con il suo Tatra. La prima guida del team sarà Andrey Karginov, pilota espertissimo oltreché campione in carica della competizione. Non è da meno il compagno di squadra Airat Mardeev che nel Silk Way Rally ha già trionfato due volte; la squadra poi è completata da Shibalov e Kupryanov. Chi saranno gli avversari dei russi? Ovviamente il marchio MAZ che è pronto a dare battaglia con Siarhei Viazovich che avrà a disposizione il nuovo e già vincente MAZ 6440RR mentre i due compagni di squadra saranno in gara con le versioni vecchie ma collaudate del team bielorusso. Presente anche Renault con il team preparatore Mammoet Rally Sport, l’esperto olandese Van der Brink sarà alla guida del bestione francese. GAZ è iscritto anche tra i camion e porta in gara due modelli C41R13.

Il team HINO presente col nuovo modello HINO600 Series al debutto nel Silk Way Rally

La grande novità nella categoria è rappresentata però dal marchio giapponese HINO. I nipponici fanno il loro debutto con l’Hino600 Series, modello nuovo basato sul medesimo veicolo di serie venduto nel mercato americano. Come vuole la tradizione di questo marchio, anche il nuovo modello avrà un motore leggermente più piccolo rispetto ai rivali (8.8 L) e conseguentemente sarà meno potente (750 cv) ma anche meno “ingombrante”. Il nome nuovo tra i piloti è Ikuo Hanawa, 10 volte campione nel Cross Country giapponese. Bisogna dire che tutto il team Hino ha subito una profonda trasformazione sia a livello di staff interno che di equipaggi, con nuovi membri di esperienza che sono stati ingaggiati dal team. Sempre presente Teruhito Sugawara, figlio del grande Yoshimasa che sarà alla guida del tradizionale camion Hino500.

DEBUTTO PER LE DUE RUOTE

Come avevamo già anticipato nell’articolo di presentazione del Silk Way Rally 2019, quest’anno c’è il debutto del Mondiale FIM all’interno della gara. Le squadre ufficiali presenti sono KTM, Honda HRC, Yamaha, Hero e Husqvarna. Anche in questo caso ci sarà una grande lotta che ovviamente seguiremo con attenzione.

LISTA ISCRITTI AUTO-MOTO-CAMION

LIVE TIMING

Copyright © Rally.it: puoi ripubblicare i contenuti di questo articolo solo parzialmente e solo inserendo un link al post originale.