foto Edoardo Cazzaro

Senza dubbio è uno dei piloti di maggior talento del palcoscenico italiano, un bravo ragazzo che ha sempre dovuto combattere con il budget risicato ed una buona dose di sfortuna, il piacentino Andrea Carella, quest’anno si è ritagliato lo spazio nel CI WRC, dove la partenza falsa del Rally 1000 Miglia gli ha letteralmente “tagliato le gambe”. Un campionato tutto di rincorsa a cui lo stesso Andrea non crede più di poter ambire…ma correre fa parte del suo DNA e farlo su una R5 lo mette sempre di buon umore. Lo abbiamo contattato per un parere sulla sua stagione e sul campionato italiano WRC che lo vede comunque tra i protagonisti.

  • Ciao Andrea, un campionato italiano WRC tutto da rincorrere, speri in un miracolo?
  • “Buonasera a tutti. Il campionato oramai è andato. Purtroppo dopo il Rally 1000 Miglia tutto è diventato difficile  e la gara del salento con il coefficiente 1,5 ha fatto cadere anche le ultime speranze e crollare i pilastri che speravamo, invece, potessero reggere. Purtroppo il maltempo e le strade viscide non ci hanno permesso di essere competitivi ed a volte credo che anche la sfortuna abbia un occhio di riguardo nei miei confronti. In questi anni ci sono stati anche episodi non proprio fortunati”.
  • Nonostante quanto dici ti vedremo ad Alba e all’ultima gara a San Martino di Castrozza?
  • “Si, faremmo entrambe le gare. Per me poter correre su R5 resta sempre il massimo dell’ambizione e non avendo la possibilità di fare test specifici mi godo ogni istante di gara a bordo della Skoda Fabia R5. Ad Alba dunque cercheremo di fare esperienza e contemporaneamente, fare più chilometri possibile e durante la gara fare cosi le varie regolazioni ed i set up che normalmente si fanno nei test. Essendo però anche una gara di campionato, il tutto diventa più difficile in quanto devo anche fare un buon risultato e come sempre affronterò la gara per fare del mio meglio, come sempre”.
  • Hai già corso Alba, hai un’idea di questa nuova gara nel CI WRC?
  • ” In effetti ho già corso il Rally di Alba, fu nel 2007, la mia seconda gara in assoluto. Spero si svolga in maniera diversa. Nel 2007 capottammo in un vigneto con la nostra Fiat Panda ma non ci ritirammo e proseguimmo. A parte quella parentesi ora è una gara differente. Sono contento quando nei vari campionati ci sono gare nuove e molti avversari come succederà ad Alba. Gare nuove, strade nuove, gara diversa dalle altre con strade tecniche e sporche. Poi ci saranno tantissimi avversari e più saremo e più sono contento, mi è sempre piaciuto correre in campionati ben frequentati ( lo ricordiamo nel trofeo Peugeot in Francia n.d.r.), una gara che darà al campionato parecchia visibilità e per questo vanno applauditi questi organizzatori”.
  • L’organizzazione di Alba ha chiesto di non esagerare con le ricognizioni, chi sgarra e pizzicato verrà escluso. Cosa ne pensi?
  • “Sfondi una porta aperta. Le ricognizioni abusive sono un grosso problema ma non solo in una gara frequentata come Alba, che proverò solo Domenica con i passaggi obbligatori, nel CI WRC e le gare effettuate il provare abusivamente credo sia un problema da risolvere”.

Andrea Carella, correrà con l’inseparabile Enrico Bracchi sulla Skoda Fabia R5 di Munaretto. Attualmente il pilota piacentino è secondo nel CI WRC tra le vetture R5, separato da ben 25 dal leader Corrado Pinzano, unica nota positiva e che può fare uno scarto ed eliminare così uno dei suoi due ritiri. Nella classifica assoluta è 6°, stessa posizione che detiene nel trofeo Michelin Rally Cup dove ha invece ottime possibilità di accumulare punti e poter ambire ancora alla vittoria finale.

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