Mai banale. La storia del 4 Regioni è riuscita anche in questa edizione, che deve ancora svolgersi, ad avere un elenco iscritti importante sia nella classica versione storica ma anche nella novità del ritorno del moderno. Non è facile di questi tempi, soprattutto in una provincia “povera” come quella pavese.

La gara che quest’anno ha lasciato Salice Terme per Stradella, è stata profondamente rinnovata, un percorso anomalo e che sicuramente si potrà migliorare nelle prossime edizioni ma serve tempo.

Orfani dei proclami transalpini si torna con i piedi per terra ed eccoci ad affrontare poco più di 60 km in una gara storica e nazionale, senza, purtroppo, ambizioni nel breve periodo.

Si inizierà con lo storico, 32 iscritti, con la presenza dell’ex campione italiano CIRAS Matteo Musti, navigato da Fraschetta ed il duello annunciato con Enrico Melli, copilota Belfiore, entrambi su Porsche 911. Se la vittoria sembra relegata a questi due piloti, ipotesi frutto delle scorse edizioni, l’interesse si estende se allarghiamo la lotta al podio. Il giovane talento Riccardo Canzian, con Prizzon, vuole fare bene con la sua Opel Kadett Gte gr.4 così come possono fare bene il vincitore 2018, Alessandro Ghezzi (911) e Claudio Covini (037).

Poi ancora le Porsche di Lo Presti e Sordi e le Delta di Corallo e Nassani e tra le possibili sorprese anche la BMW di Matteo Cassinelli. La gara storica sarà seguita dalla Regolarità Sport, 24 gli iscritti, e poi eccoci alla novità del ritorno del 4 Regioni moderno.

Era dal 1986 che in provincia si attendeva questo momento, anche se nel 2011 il ritorno del 4 Regioni, e di poter rispolverare quel logo, diede linfa ed entusiasmo a tutto l’ambiente motoristico pavese.

Allora eccoci a chi avrà il prestigioso compito di continuare dove ci si era fermati. 1986-2019 è tanto tempo, allora fu Federico Ormezzano su una anomala Toyota Corolla gr.A a siglare l’ultimo successo, Sabato pensiamo che il nome del vincitore possa essere all’altezza di quel prestigioso albo.

Nonostante la gara sia nazionale, non titolata, ci sono 62 iscritti e molti in orbita Cir. Con il #1 sulle portiere Giacomo Scattolon e Matteo Nobili, al debutto sulla Hyundai i20 R5, a seguire il forte siciliano Totò Riolo e Claudia Musti sulla Skoda Fabia R5. Altro equipaggio pavese quello composto da Massimo Brega e Paolo Zanini, poi il piacentino Gabriele Cogni con Daniele Mangiarotti e il parmense Marcello Razzini, con Mario Pizzuti, tuti e tre su Skoda Fabia R5. Sono questi i nomi del probabile vincitore 2019 anche se non si fermano a questi 5 equipaggi i protagonisti della gara.

Su Ford Fiesta R5 anche Tronconi-Giovo e poi la Renault Clio Maxi di De Stefani-Pisati e la lotta in S1600 tra le Clio di Barberis e Di Stefano.

Poco numerosa la classe R3 che parla solo al femminile. Sulla Citroen DS3 R3T troveremo Rachele Somaschini, e Sergio Marchetti, protagonista del Cir, sulla Renault Clio R3C la locale Costanza Pericotti, navigata da Andrea Ferrari.

Molto interessante la classe R2 con altri protagonisti del Cir. Su tutti Andrea Mazzocchi (Ford Fiesta) e Davide Nicelli (Peugeot 208) ma anche il piacentino Giorgio Cogni (sempre 208) ed una serie di altre leoncine francesi agguerrite.

Numerosa anche le classi A7, N3, N2 e Racing start dove troviamo un’altra campionessa Isabella Bignardi ed Elena Migliorini su BMW 318 is, reduce dalle doppie belle prestazioni al Castelli piacentini e Taro.

ELENCO STORICO e MODERNO

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