Addio a Lele Pinto

Raffaele Pinto è stato uno dei grandi protagonisti dei Rally degli anni “70. Nato nel comasco, a Casnate con Bernate il 13 Aprile del 1945, si affaccia sulla scena rallystica a fine anni “60 ma sono gli anni “70 a contraddistinguere la sua grande carriera.

Nella sua carriera ha corso solo con vetture italiane: Lancia, Alfa Romeo, Fiat e Ferrari e nel 1972 si laurea campione europeo , con Gino Macaluso alle note, sulla Fiat 124 Spider vince il Costa Brava, Semperit, Polsky, Yu Rally e il 1000 minuti. Nel medesimo anno vince anche la Mitropa Cup, grazie alla vittoria di Hessen in Germania, valida per quel campionato.

Nel 1974 la sua gara migliore, quando vince con Arnaldo Bernacchini il Rally del Portogallo, gara valida per il campionato del mondo e lo fanno sulla Fiat 124 Abarth. Il Portogallo inaugurava la stagione mondiale con Lele Pinto davanti a tutti nelle classifiche mondiali.

Nel 1975 passa da pilota ufficiale Fiat a pilota Lancia, sulla “mitica” Stratos. Con la vettura torinese vince in Sicilia, al San Martino di Castrozza e il Liburna.

Nel 1978 sviluppa e corre con la Ferrari 308 GTB di Michelotto , una vera e propria scommessa vinta. Con la vettura del cavallino rampante , nel 1979 con Fabio Penariol vince il Rally dell’autodromo di Monza. Questa è la sua ultima vittoria anche se lo rivedremo, sempre su una inedita Ferrari 308 IMSA, nel Monza 1984 con Loris Roggia dove arriva 4° assoluto.

La carriera di Pinto continua come tester, collaudatore e ricognitore per il marchio Fiat/Lancia con il pilota lombardo definitivamente trasferitosi in Toscana.

Oggi la morte, dopo lunga malattia, a Cecina (LI).

Con Pinto se ne va una grossa fetta del rallysmo italiano che vinceva in Europa, grazie ai marchi nazionali che usavano i Rally per mostrare le qualità di robustezza e velocità delle vetture Fiat e Lancia.

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