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I colpi di scena ieri non sono mancati. Seppur il primo anello di prova cronometrata, la navigazione è stata fondamentale e molto difficoltosa. Ne è la prova Carlos Sainz, che sbagliando strada perde tempo prezioso e soprattutto terreno dalla carovana dei primi; per cui una corsa al recupero anche per lui oggi. Nasser Al-Attiyah ritorna ai vecchi fasti, dopo una partenza titubante, il qatarino ieri ha dimostrato la sua velocità e il feeling con il possente mezzo giapponese. Non è andata meglio invece a Bernard Ten Brinke, che distrugge il Toyota Hilux; l’equipaggio fortunatamente sta bene, dopo la grande botta subita. La tappa di oggi, quarta in calendario, è composta da 337km di speciale e 456km di trasferimento; une delle più lunghe del rally. Tanta sabbia oggi, poca terra battuta e rocce; la navigazione è sempre importante ma meno impegnativa rispetto ai giorni scorsi. Tuttavia tra le moto c’è chi ha avuto difficoltà. Nei mezzi a quattro ruote la situazione si è semplificata, avendo ben visibili le tracce delle moto.
AUTO – CHE AL-ATTIYAH! – Protagonista di oggi, senza indugio è Nasser Al-Attiyah. La prima guida Toyota porta davanti a tutti l’Hilux #301, ma è stata una lotta serratissima con il sud africano Lategan e Stèphane Peterhansel. Quest’ultimo si lascia sfuggire per soli 11″ la vittoria di tappa, riuscendo comunque a superare un sbalorditivo Lategan; infatti il suo ritardo è di soli 1’30”. BRX in vista! Il buggy di Prodrive, pilotato da Sebastièn Loeb è 4°, con poco più di due minuti e mezzo dal vertice. Il secondo mezzo è quello di Nani Roma, al 12° posto, preceduto dal Ford di Prokop che perde comunque terreno dalle posizioni di testa. “El Matador” in difficoltà nell’ultimo tratto di tappa: lo spagnolo dopo aver recuperato diverso terreno ai danni di Al-Attiyah si ritrova a soli 31″ al chilometro 298, ma un errore lo porta a pagare 2’56”. Male per i buggy SRT Racing. I due Century sono nettamente attardati; Serradori perde più di 25′ così come Saeidan. Oggi sono rispettivamente 16° e 18°. Giornata da dimenticare anche per Al-Rajhi, che a causa di un guasto meccanico dopo 30km di tappa è costretto a chiamare il camion assistenza perdendo tantissimo tempo, gettando così di fatto la gara. Nella generale è ancora al comando Mr. Dakar, ma alle sue spalle arriva Nasser Al-Attiyah, con un distacco di 4’58”. Carlos Sainz perde terreno, tenendosi stretto comunque il terzo posto con uno svantaggio di 36’19” ma dietro di lui è presente l’ex collega del WRC, Loeb con soli 12′ di ritardo dal campione uscente.
MOTO – GIAPPONE DAVANTI A TUTTI – Lo squadrone austriaco ha schierato i migliori piloti per il 2021. Ma inserendo Walkner che ha avuto seri problemi al cambio i giorni passati e Toby Price che ha pensato bene di sbagliare strada quest’oggi, le KTM arretrano in classifica lasciando spazio al marchio alato. Oggi il protagonista è Barreda Bort, che sbaraglia la concorrenza portando davanti a tutti la sua Honda. Al secondo posto vediamo la Yamaha di Branch con un distacco di oltre 5′. Short, che ha abbandonato la gara ieri per un guasto meccanico, ha scoperto che nella benzina della sua moto era presente dell’acqua facendo si che la Yamaha livreata Monster Energy non riuscisse più ad avviarsi. Terzo posto per Sanders che porta alta la bandiera KTM con il team Factory (non il Red Bull Ktm Factory Team ndr), staccando un terzo posto davanti all’Husqvarna di Benavides. Nella generale è De Soultrait davanti, ma con la prestazione di oggi Barreda Bort si lancia all’inseguimento, fermandosi al 2° posto per soli 15″. Terzo il compagno di squadra, Benavides seguito da Branch per un minuto secco. La prima KTM in vista è quella di Howes al 5° posto con un ritardo di 4’26” dalla vetta.
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