- 367shares
- Condividi
- Newsletter
Sono solo un paio di settimane che la Dakar 2021 è stata archiviata, con la vittoria di Peterhansel, navigato dal connazionale Boulanger. Una gara molto serrata, su tutti i fronti, che ha fatto divertire sia noi spettatori sia gli equipaggi in gara. Forse un po’ meno Al-Attiyah; il forte qatariota a bordo del Toyota Hilux è a dir poco adirato per questa edizione.
“Se le regole non cambiano, la mia partecipazione alla Dakar l’anno prossimo è in forte dubbio.”
Parole sicuramente pesanti, che hanno risuonato fino ad ogni angolo del web. E’ chiaro che ci sono fatti e verità che sono tangibili come ad esempio la differenza negli pneumatici. A dir la verità questa diatriba regolamentare tra Buggy e 4×4 impazza già dalla fine degli anni ’90. Vi ricordate un certo Mr. Schlesser? Il forte pilota francese, odierno organizzatore dell’Africa Eco Race, correva con il suo amato buggy motorizzato Renault nell’allora Parigi-Dakar. Il 1999 fu un anno di svolta, infatti per la prima volta si vide lo Schlesser Buggy sul primo gradino del podio; chiaramente Jean Louis arrivò a questo favoloso risultato provando ogni stratagemma possibile. Grazie alla collaborazione con la Federazione Automobilistica Francese, riuscì negli anni a plasmare il regolamento per favorire il proprio mezzo a due ruote motrici. Dapprima fu eliminato qualsiasi tipo di sovralimentazione dai 4×4, si passò alla riduzione delle carreggiate ed escursione delle sospensioni per poi finire con la diminuzione del battistrada e il divieto di installare il sistema di gonfiaggio/sgonfiaggio delle ruote. Questi stratagemmi tennero a bada il team Mitsubishi solo per qualche tempo e nell’immediato futuro sappiamo come sono andate le cose.
A questo punto, dopo oltre vent’anni, siamo a disquisire su tutto ciò. E’ evidente quale sia la problematica principale e seppur la FIA ha limitato la velocità massima a 180km/h non è di certo sufficiente. La rabbia di Nasser Al-Attiyah non è da condannare, ma è naturale porsi certe domande in quello che sta diventando un dominio da parte delle due ruote motrici.
“Siamo ben consapevoli del grande svantaggio tra il 4×4 e i buggy. Vogliamo anche regole eque e questo argomento è già sul tavolo”
Queste sono parole di Jutta Kleinschmidt. Per chi non lo sapesse è stata la prima donna a vincere una Dakar, esattamente nel 2001. Per cui chi meglio di lei conosce la realtà dei fatti? Sono sicuro che dal 2022 venga data una stretta al regolamento, facendo si che si abbia uno scontro alla pari.
Copyright © Rally.it: puoi ripubblicare i contenuti di questo articolo solo parzialmente e solo inserendo un link al post originale.