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Non vi siete mai chiesti quale opportunità puo aver avuto un pilota per diventare “ufficiale”? Spesso la vittoria di trofei monomarca, altre la perseveranza e programmi specifici, una volta esistevano anche aiuti esterni (sponsor, talent scout e direttori sportivi che individuavano giovani talenti), quello che vi racconteremo ha dell’incredibile e la parola “sfortuna” ci sembra davvero appropriata.
Siamo al termine della stagione 1995 e ci si appresta ad inserire bravi piloti per il 1996, il team genovese Grifone è alla ricerca, come ha sempre fatto, di giovani promesse.
Luigi Tabaton, con i suoi 75 anni, ha oramai passato il timone al figlio Fabrizio ma la passione resta, segue i Rally e va ancora in prova speciale a segnarsi i tempi dei trofeisti Fiat Uno, vera fiocina di talenti, cosi come lo era stato precedentemente con il trofeo A112.
Ora vi raccontiamo questa storia dove i protagonisti sono tre: Luigi Tabaton (team manager), Raffaele Caliro (copilota) e Sandro Sottile (pilota).
Luigi Tabaton chiede a Sandro Sottile di presentarsi ad un test collettivo sulle alture genovesi…”terminato il test proverai la Toyota Celica”.
La zona del test è la prova di Barbagelata, usata anche al Rally della Lanterna, cosi ricorda Raffaele Caliro:
“Il sig. Tabaton mi prese da parte e mi disse che ha fine test dovevo fare “un pò di giri” da copilota al giovane Sandro Sottile, chiedendomi di essere imparziale. Io in quel periodo navigavo Matteo Luise sulla Toyota Celica ST 185, per cui la conoscenza su quel tipo di vettura c’era e dovevo vedere le differenza di guida rispetto a Matteo. Luigi Tabaton credeva in quel ragazzo”.
C’erano Dallavilla, Gibo Pianezzola e naturalmente l’equipaggio Luise-Caliro, le auto erano due Toyota ST 205 ed una ST 185.
“La Toyota era una vettura indistruttibile ma in quel test stregato si ruppero tutte e tre. Una 205 ruppe il differenziale, l’altra un problema elettrico e la ST 185 si ammutolì senza volerne sapere di ripartire, fu qualcosa di unico”.
Protagonista della sventura Sandro Sottile, abbiamo contattato il pilota imperiese che ricorda bene l’evento.
“Quando Luigi Tabaton mi contatto per il test, io giovane pilota e timido andai con una VW Golf stra usata con il mio casco, aspettando la fine dei test. Ho un ricordo particolare, ad un certo punto dalla radio dell’ufficiale addetto al percorso dissero di un principio d’incendio. Armati di estintore guidai una Peugeot 205 e arrivammo ad estinguerlo”.
Dunque le tre vetture erano K.O. c’erano alcuni muletti ma non erano idonei per un test veritiero e allora ci chiediamo, e chiediamo a Sandro, se fu più contattato.
” Dopo il test tornai a casa nella speranza di essere contattato ma questo non capito mai più”
A volte è davvero incredibile come il fato possa cambiare gli eventi ed il futuro di un pilota. Chissà come sarebbe andato Sandro nel test, chissà se avesse avuto la possibilità di essere pilota ufficiale Grifone nella stagione 1996…di certo la sfortuna quel giorno si è fermata sulle alture genovesi!!!
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