Dopo tre anni di corse sull’asfalto, Matteo Piras, pilota cesenate della scuderia Sport&Service, è tornato ad assaggiare la polvere dei rally su terra. E quale migliore occasione del San Crispino per cimentarsi con il fondo del Città di Gubbio. Con la Opel Astra Gsi – affiancato dalla navigatrice Daiana Darderi – Piras ha preso parte al Challenge Settima Zona: due prove speciali (Santa Cristina e Nerbisci) da ripetere tre volte per circa 63 km di gara. L’equipaggio Piras-Darderi è arrivato secondo in classe FN3. Ma risultato a parte, la gara di sabato è stata un concentrato di divertimento e spettacolo, dove Piras ha guidato con scioltezza, come lui stesso racconta.

“E’ stata una bella gara, anche se si è sofferto per il gran caldo. La prima prova speciale è stata riflessiva, abbiamo cercato di capire come regolare l’assetto dell’Astra per le prove successive: da tempo non gareggiavamo sulla terra e quindi serviva prendere alcuni accorgimenti e fare delle regolazioni. La seconda prova, invece, è semplicemente splendida: si può paragonare a una prova speciale finlandese, gran tracciato. Ho guidato come mi piace, facendo dei gran traversi: c’era della ghiaia, il fondo era sporco e ci si intraversava che era una meraviglia. Purtroppo abbiamo forato nell’ultima manches – conclude Matteo Piras – e così ci siamo fatti gli ultimi otto chilometri con una gomma rotta”.