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EVENTO: Rally Ciociaria
EQUIPAGGIO: Turri-De Santis
VETTURA: Renault Clio R1
RISULTATO: 13° ass /1° classe

Stasera vi proponiamo la storia dell’equipaggio del Rally della Ciociaria. Interessante anche per chi vuole avvicinarsi alla disciplina rallystica, ripercorre , non solo la gara ma tutta la fase di preparazione della stessa.

Rally della Ciociaria 2016, la mia decima gara in due anni di licenza, si torna a correre con l’amico Gianni Turri con il quale ho condiviso tre gare nella scorsa stagione, la vettura è sempre la stessa, la sua Renault Clio R1 Nazionale.
Tutto ha inizio un paio di settimane prima della gara, dal sito della manifestazione si scarica la scheda d’iscrizione da compilare con tutti i dati relativi alla vettura, al pilota e al navigatore, la stessa è inviata agli organizzatori, intanto inizio a prendere visione della cartina della gara, del programma e un rapido sguardo alla simulazione delle quattro prove speciali attraverso i video presenti sul sito.
Domenica precedente la gara, ci spostiamo in direzione gara nello splendido centro città di Isola del Liri proprio di fronte alla cascata, si formalizza l’iscrizione e ritiriamo il road book, le prime informative, la scheda d’identificazione per le ricognizioni ufficiali, e via sul percorso.
Prima prova quella di Bagnara, partenza nella cittadina di Sora, si entra in prova per il primo dei tre passaggi previsti, trascrivo le note che mi vengono dettate da Gianni e in alcuni punti ci confrontiamo per l’esatta nota da prendere, via via si va avanti per tutte le restanti ps della gara, tra una prova e l’altra affrontiamo con molta attenzione i trasferimenti previsti segnando anche qualche altro particolare riferimento.
Terminati i tre passaggi previsti dal regolamento, perché no, ci si incontra anche con altri amici in gara e si va al ristorante per una bella mangiata, scambiando anche qualche commento sulla gara e sulle prove che a tutti risultano molto belle e tecniche, del resto i rally vanno affrontati anche in questo modo.
Durante la settimana si preparano gli adesivi degli sponsor e i nomi da apporre sulla vettura, un controllo di tutto l’abbigliamento e della “fida” borsa da naviga, si arriva così al sabato mattina con le verifiche sportive e tecniche, in attesa poi nel pomeriggio di prendere il via ufficiale della gara.
Il tempo scorre rapido e in un attimo sei li al parco assistenza ed inizi a prepararti, un ultimo controllo dei caschi e delle telecamere e poi via verso il palco partenza, quando corri vicino casa la gara ha tutto un altro sapore, vicino a te hai la famiglia e gli amici che ti guardano e l’emozione è sempre più forte, ma questo ti carica ancora di più per dare il massimo in gara, sincronizzi i tuoi orologi con quelli dei crono e ritiri la prima tabella della giornata, un breve saluto sul palco e via verso il primo parco assistenza della giornata.
15 minuti, il tempo di controllare con i meccanici gli ultimi dettagli, pressione alle gomme e subito diretti verso la PS di Monte San Giovanni Campano, quando sei davanti a quel semaforo sei carico a mille, 10 5 4 3 2 1 vaiiii, le note scorrono veloci e di colpo ti ritrovi a fine prova, quei chilometri sono volati via, il tempo impiegato è buono, la strada in alcuni punti è umida e non dobbiamo rischiare nulla. Riordino lungo, con la cena offerta dagli organizzatori, idea molto apprezzata dai tanti presenti, al riordino incontri il campione d’Italia 2016 Lorenzo Granai apripista d’eccezione in questa gara, il selfie con lui è d’obbligo, uno scambio di parole e poi si ritorna con il secondo passaggio della prova, si scende di qualche secondo rispetto al primo passaggio, poi trasferimento verso Isola del Liri e la prima giornata è terminata.
Si riparte al mattino dopo, 3 le ps da percorrere due volte, prima assistenza della giornata da mezz’ora, rifornimento e poi si va verso il primo giro di prove, la giornata è ottima c’è sole su tutto il percorso, le strade sono perfette, qualche problema sulla ps di Fontana, ci sono dei tratti molto umidi e la macchina scivola, ma si arriva alla fine del primo giro ed è tutto ok.
Riordino, assistenza e giro finale delle prove, con la consapevolezza che non possiamo chiedere di più alla nostra classifica, siamo subito fuori dai primi dieci ma l’importante è arrivare al termine della gara senza esagerare, arrivi agli ultimi metri della gara, l’ ultima nota e poi subito a cercare la mano del tuo pilota per i complimenti, ti fermi subito dopo, via il casco, metti a posto il quaderno ma rimani sempre con la consapevolezza che la tua gara non è terminata c’è da affrontare l’ultimo trasferimento e non puoi distrarti un attimo, ti concedi solo il tempo di telefonare alla tua famiglia e ai meccanici che sono in attesa delle tue notizie.
Eccoci ai piedi della famosa cascata di Isola del Liri, scenario migliore non poteva essere scelto dagli organizzatori, consegni l’ultima tabella della giornata che certifica il tuo risultato, primi di Gruppo e primi di Classe, arrivi alla premiazione, una breve intervista con gli organizzatori, le coppe e le foto di rito, di colpo di rendi conto che quei due giorni sono volati via in un attimo, avresti ancora voglia di ripartire per un’altra prova nonostante la stanchezza…..
Prendi le tue cose dalla vettura in fretta, a breve verrà caricata sul furgone chissà forse alla prossima gara sarete di nuovo insieme, la guardi anche con un po’ di tristezza mentre va via, il tuo nome sul vetro si allontana veloce e tu capisci che la gara adesso è finita per davvero.
Hai condiviso con il tuo pilota due giorni intensi, a volte è bastato un semplice gesto, una parola per capirci, l’affiatamento è la prima cosa che ti permette di fare una bella gara, puoi essere un bravo pilota, un bravo navigatore ma se tra i due non c’è intesa non si va da nessuna parte, la gara si fa al 50 per cento basta una distrazione di uno dei due ed è tutto compromesso, molti credono che il ruolo del navigatore sia secondario, non è così, abbiamo tanto da fare prima e durante la gara, nulla può essere lasciato al caso per riuscire a concludere la gara.

Emiddio De Santis

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