Foto Rally Mexico Experience

Dopo la deludente prestazione tedesca la Citroen si trasferirà in Turchia con la voglia di riscattarsi. Lo stato asiatico per la prima volta vide trionfare su sterrato la vettura francese, fu la Xsara nel 2003 ed anche la prestazione di Ogier nel 2018 fu ottima anche se dall’esito negativo, con un banale ritiro.

Con la fuga di Tanak nel mondiale e 4 gare ancora da disputare il campione del mondo francese ha bisogno di risultati importanti ed in Turchia l’ordine di partenza può dargli una mano. Sebastien, infatti, partirà terzo, dopo Tanak e Neuville e, almeno nella prima tappa, potrebbe mantenere questo vantaggio.

I test, effettuati in Grecia, hanno dato ottimi riscontri ma la gara è altra cosa e la durezza del percorso potrebbe riservare sorprese. Ogier è pilota esperto è raramente commette errori banali ma proprio in Turchia lo fece nella passata stagione mentre Lappi arriva da un secondo posto sugli sterrati finlandesi che lo rendono fiducioso anche se la terra asiatica non ha similitudini con la Finlandia se non la sola superficie.

Pierre Budar si aspetta una gara dura: “Dopo un’edizione 2018 che ci ha sorpreso per la sua durezza, ora siamo ben consapevoli dell’entità della sfida turca e ci siamo preparati di conseguenza, inclusa una sessione di test produttivi su alcune delle prove più difficili della Grecia. L’affidabilità svolgerà un ruolo chiave nelle prestazioni del fine settimana, insieme alla capacità di superare le insidie, spetta a noi essere irreprensibili, perché siamo determinati a riconquistare il podio e lottare ferocemente per il campionato”.

Ogier dovrà essere più concreto ed aggressivo rispetto alla gara tedesca: “Il Rally della passata edizione è stato senza dubbio il più difficile che ho dovuto affrontare nella mia carriera, e quelli che hanno vinto non erano chiaramente i più veloci, quindi potremmo dover adattarci un po’ per l’approccio di quest’anno, soprattutto perché non abbiamo più la possibilità di sbagliare in campionato. I nostri test sono andati bene, su percorsi rappresentativi delle difficoltà che ci attendono, e spero ora che il buon feeling sentito sarà confermato in gara”.

Lappi vuole una ulteriore buona prestazione: “È una manifestazione in cui devi correre con la testa e capire quando è possibile attaccare o quando è meglio sollevare il piede per preservare la meccanica. Questo non è il mio esercizio preferito, ma se riesci a combinare resistenza, affidabilità, un po’ di velocità e persino fortuna per evitare forature, non dovremmo essere lontani da un buon risultato. “

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