L’erba del vicino pare sempre più verde, forse in Italia spesso pecchiamo di esterofilia pensando che all’estero si possa stare meglio e allora abbiamo paragonato con dati alla mano cosa succede nei Rally in Francia e ci siamo accorti che dai nostri cugini d’oltralpe la crisi non c’è ed i Rally funzionano come gli anni precedenti.

SEMPLICITA’. Questo è uno dei fattori vincenti, a differenza dell’Italia dove esistono mille campionati titolati in Francia ne esistono due: il campionato francese asfalto (9 gare) e quello terra (7 gare), come in Italia poi vi sono Rally minori a partire dalla Coppa di Francia che verso Ottobre/Novembre fa la finale per decretare il vincitore.
Meno burocrazia, più semplicità nell’organizzare e soprattutto si può gareggiare nei campionati assoluti con qualsiasi autovettura,nel recente periodo i campioni di Francia hanno corso con vetture: WRC, R5 e GT, ma anche con le scadute omologazione. Quest’anno Sebastien Dommerdiche ha fatto tutto il campionato su una Peugeot 205 Gti, piazzandosi per due volte nella top ten.

COMPETITIVITA’. Beh direte, se una 205 arriva nei primi 10 il livello sarà scarso? Per nulla, anzi è vero il contrario, anche se purtroppo il dualismo Francia/Italia è difficile da riscontrare nelle gare.
La media iscritti in Francia è 111,88 (in Italia siamo ad un laconico 47,37), più piloti, più trofeisti equivale a maggior competitività. Al Rallye du Var in classe R2, che comprendeva il trofeo Peugeot, erano 40 vetture, con piloti spagnoli, finlandesi e della Repubblica Ceca…quando vinci in una classe di 40 vetture indubbiamente vai forte! Infatti ha vinto il campione francese Junior Jean Baptiste Franceschi su Ford Fiesta R2, segnatevi questo nome perchè lo sentirete nei prossimi anni.

COSTI. Ma in Francia per esserci oltre il doppio degli iscritti si paga meno? Andiamo con ordine. Le licenze sono mediamente più care, simile quella dei piloti Junior. Ad essere meno care sono le iscrizioni alle gare ma a differenze dell’Italia in Francia che tu corra con una WRC o con un’altra vettura l’iscrizione è identica.
Se nel CIR la spesa è 1915,40 (dati 2017) in Francia il campionato asfalto è di 1.050, a cui vengono applicati sconti di 100 euro se sei associato all’ASA di quella gara (ovvero associazioni sportive locali/regionali) e se fai parte di qualche trofeo, insomma si può arrivare ad una quota di 750 euro a gara titolata, per i più fortunati.
Le gare su terra in Francia costano 850 euro ad iscrizione, in Italia si varia dalle 732 alle 1976 di quelle CIR.

GARE. In questo caso dobbiamo allacciare il costo-gara alla gara stessa e se la differenza d’iscrizione ad un Rally su terra è minima non lo è per il chilometraggio, in Italia la media 2017 è di 80 km di prove speciali, in Francia la media è di 141 km, una differenza abissale di ben 61 km…ovvero più dell’intero Liburna (56 km), Nido Aquila (51 km) e Val d’Orcia (53 km). Francamente un abisso!
Migliora leggermente la disparità su asfalto. In Francia mediamente sono 197 di prove speciali mentre da noi siamo a 162,75 km di tratti cronometrati, media alzata dal Rally di Roma Capitale grazie ad una deroga, che ci salva con i suoi 202 km del 2017. Comunque mancano sempre 35 km a gara per pareggiare contro i cugini.

Quanti piloti francesi vengono a correre in Italia ? Si contano sulle dita di una mano. Gli italiani oltre confine sono molto di più, per i motivi scritti poco sopra, costi e km di ps.

RISULTATI. La Francia vince il mondiale Rally negli ultimi 14 anni (9 Loeb + 5 Ogier), dal 2000 ad oggi per 11 volte hanno vinto anche il titolo costruttori (Peugeot e Citroen).
Nel WRC2 hanno Camilli (2°), Gilbert (7°), Loubet (10°), Rossel (14°), Bouffier (22°) e Bonato (28°) e tutti sono arrivati prima degli italiani, visto che Simone Tempestini ha corso con i colori della Romania. Andrea Crugnola, primo degli italiani è 31° con il solo Montecarlo disputato.
Nel WRC3 hanno Raphael Astier (2°), Ciamin (3°), Folb (6°) e Martin (12°) con il solo Montecarlo effettuato.
Nell’europeo Bouffier è arrivato 3° (vincendo due gare: Polonia e Roma Capitale), Michel 20°.
Spesso nei vari trofei francesi escono piloti anche di altre nazioni. Il Trofeo Peugeot, oltre a piloti francesi in questo 2017 ha visto piloti di altre 5 nazioni al via. In questo 2017 ha vinto Pellier (Fra) ma negli anni scorsi sono transitati: Nil Solans (campione WRC3), Pepe Lopez, Jose Antonio Suarez, Eric Camilli, Stephane Lefebvre, Chris Ingram, Kevin Abbring, Quentin Giordano, Sebastien Ogier (vincitore del trofeo nel 2007), Nicolas Vouilloz, Bryan Bouffier (limitandoci al nuovo millenio).

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