Non poteva esserci miglior debutto stagionale per Simone Tempestini e Sergiu Itu, che sono venuti a correre il Rally dei Laghi in preparazione del Tour de Corse mondiale. L’equipaggio rumeno ha vinto, anche se la battaglia con Giò Di Palma si è conclusa solo all’ultima speciale ed il vantaggio finale di soli 2″ netti.

La costante della gara è stata il meteo, non come la neve dello scorso anno, ma leggera pioggia e viscido che ha messo KO molti avversari ed altrettanti sono stati “allontanati” dalle parti nobili della classifica.
Solitamente quando il meteo è incerto, sono i piloti locali ad azzeccarne le previsioni e la scelta dello pneumatico, in questo caso a sbagliare poco o nulla è stato il “foresto” Simone Tempestini, che dopo la prima speciale balbettante è andato in crescendo ed ha vinto la gara sul primo passaggio del Cuvignone con un tempo inavvicinabile e distacchi siderali, sfruttando al meglio le imprecisioni di Di Palma che, di fatto, gli sono costati la riconferma sul trono del Laghi.

Ma andiamo con ordine: in Valganna (partita in ritardo rispetto a quanto previsto dalla TdT causa pubblico malposizionato sulla prova speciale, che ha richiesto più volte l’intervento dei commissari per ripristinare l’ordine) Di Palma e la Skoda Fabia R5, mettono tutti in riga, Simone Miele paga 5″4 con la Citroen DS3 WRC, poi De Tommaso a 13″8 e Tempestini a 20″. Freguglia è il primo tra i favoriti ad alzare bandiera bianca, scelta di gomme sbagliata e oltre un minuto il distacco accumulato dal 4 volte vincitore, tagliandolo fin da subito dalla lotta per la vittoria.
Sulla Sette Termini vince Tempestini con Di Palma a 3″9, nel frattempo si ritirano Pensotti (Fabia R5) su ps 1 e Bernardi (Fiesta R2) su ps 2.
La prova #3 è decisiva e fa storcere il naso a molti varesini. Tempestini stravince con Di Palma che si gira e fora pagando 26″1, nonostante tutto è 2° assoluto, 3° Potente (Fabia R5) a 30″. Finisce il primo giro delle tre prove con Tempestini leader e Di Palma a 9″9 ma ancora in grado di battagliare.

Sul secondo giro detta legge Simone Miele che vince tutte e tre le speciali ma il suo distacco era troppo ampio per essere colmato, per il pilota olgiatese arriva il terzo posto assoluto a 23″1 dal vincitore.


Anche Di Palma e “Cobra” recuperano ma restano 2″ a fine gara. Il varesino ha dimostrato, ancora una volta, grande abilità e solo qualche piccolo errore l’hanno estromesso.
Quarto De Tommaso-Ascalone (Skoda Fabia R5) che precede Mauro Miele, al debutto su identica vettura.
Ottavo Spataro su 207 che vince tra le S2000, 10° Maran che porta la Punto alla vittoria in S1600 proprio nel finale, R2 per Pizio (208) ed R3 per Daldini (Clio).

Assoluta

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