Mario Stagni vince il Rally Impruneta 1992

Eccoci ad un altro appuntamento con le Storie di Rally, questa volta protagonista Mario Stagni, valtellinese, vero e proprio mattatore rallystico degli anni 90, in particolar modo del Rally Coppa Valtellina, che lo ha visto trionfatore in sei edizioni, record in questa manifestazione ma scoprirete che potevano anche essere di più.

La prima domanda per capire il personaggio in questione è la solita, da dove nasce la passione per i Rally, e Mario ci risponde così:

” Da ragazzo ho fatto per un paio di stagioni il maestro di sci, nelle zone di Bormio e Livigno. Le percorrevo a bordo della mia A112 e sulla neve mi divertivo. Nell’andare a vedere le prove del Rally Coppa Valtellina, con la mia utilitaria stradale riuscivo a reggere il passo dei “muletti” preparati e mi sono posto la domanda: se provassi a correre?”

Tra il dire ed il fare c’è di mezzo il mare, in questo caso parte del Mar Mediterraneo, infatti Mario nel 1980 debutta da trofeista A112 al Rally Costa Smeralda su terra.

“Il debutto al Rally Costa Smeralda va oltre ogni più rosea aspettativa, arrivo terzo assoluto anche se l’ultima prova speciale mi fa penare non poco. Infatti affronto l’ultima prova con una rottura, in un raccordo del serbatoio, rischio di restare fermo in prova, senza benzina. Il navigatore (Meago n.d.r.) si ingegna con delle pezze facendo un semitubo per non disperdere benzina e cercare di raccogliere quella persa. Riusciamo a concludere l’ultima speciale e grazie all’assistenza volante di Mauro Nocentini, che ci spinge letteralmente nel trasferimento, in pratica da Olbia a Porto Cervo, è riusciamo a concludere la gara”.

Il 1980 lo vede sfortunato protagonista al Rally Elba, quando è 2° assoluto ad un riordino è fatale una Coca Cola, infatti il navigatore si assenta per prendere la bevanda americana, risultato 7′ di ritardo al C.O. e conseguente ritiro.

Dopo il trofeo A112 cosa succede? Il bellissimo periodo in Opel, anche se parti non proprio fortunato.

” Si, l’annata successiva mi vede protagonista di un record. Corro sette gare su Opel Kadett Gte e mi ritiro per sette volte sulla prima prova speciale. Sicuramente è un fatto unico e curioso”.

Opel Kadett Gte, Ascona gr.1, Manta Gte sino alla trazione anteriore Kadett Gsi, Mario si fa notare sulla vettura tedesca al punto da diventare pilota ufficiale Alfa Romeo, anche se per un periodo limitato. Sulla vettura milanese ottiene un terzo posto assoluto ed uno spettacolare sesto assoluto al Rally del Sestriere.

L’Alfa Romeo termina l’attività rallystica e Mario corre sulla Lancia (037 e le varie evoluzioni delle Delta).

Nel 1991 vince il Rally di casa il Coppa Valtellina, che ripeterà nelle annate 1993, 1994 e 1995 tutte su Lancia Delta Integrale e HF.

Nel 1996 vince nuovamente, ma questa volta a bordo della Subaru Impreza della Art dei fratelli Alessandrini. Il sesto sigillo al Rally Coppa Valtellina è nel 2002 sulla Mitsubishi Lancer Evo N4. Tutte le vittoria alla gara di casa lo vedono in coppia con il fido Roberto Paganoni, ad eccezione del 1991 quando alle note c’era Marco Di Marco. In realtà la prima vittoria di Mario al Rally di casa poteva arrivare già nel 1988, quando arrivò secondo dietro ad Enrico Bertone. Successe qualcosa di unico. La BMW M3 di Bertone e Chiapponi, avevano il #1, si incastrò in un ponte e la prova fu annullata, nessuno infatti potè disputarla, il carro attrezzi spostò a fine prova l’auto che non aveva danni e proseguì la gara nelle restanti prove sino all’arrivo. Stagni arrivò secondo assoluto con la Ford Sierra Cosworth gr. N #49!

Nel 1992 Mario non disputa la gara di casa in quanto impegnato a correre il trofeo terra che lo vedrà vincitore assoluto sulla Lancia Delta del team Husky, grazie alle vittoria dei Rally Impruneta, Abruzzo e Aviano con Marco Di Marco.

Dal 1997 Mario corre sulla Mitsubishi Lancer gr. N, passando dalla Evo IV alla Evo X, compresa la Carisma (versione destinata ad altri mercati). Nel 1999 è campione italiano Produzione.

Durante questo periodo Stagni intraprende anche la carriera da imprenditore nel mondo dei rally, appoggiandosi per la preparazione delle vetture alla Top Run, con la quale aveva iniziato a correre. Dopodichè avvia contatti con Mitsubishi Italia e nasce Ralliart Italia, costola italiana della Ralliart. Anche qua le soddisfazioni sono tantissime ma questa è un’altra storia che scoprirete più avanti…

 

 

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