Spesso e volentieri abbiamo sentito di “intromissioni” cinesi in attività e gestioni sportive nel Belpaese. Il mondo dello sport, di per se, è una vetrina importante nei palcoscenici internazionali ed i cinesi tengono in modo particolare a primeggiare in queste discipline. Severi e rigorosi hanno conquistato il mondo del nuoto e parte dell’atletica, dove, soprattutto con i ginnasti, riescono ad eccellere. Quasi imbattibili nel Ping Pong e Badminton, sport nazionali, riescono a difendersi anche nel Tennis. Sono diventati competitivi anche negli sport di squadra, dalla scherma al Basket e ci provano in maniera continuativa nel calcio e se non riescono con i calciatori acquisiscono: allenatori, giocatori e squadre straniere.

Però Cina e Rally non si sono mai innamorati, nonostante qualche anno fa il WRC cercò di contagiarli con la prova del campionato del mondo. Fu un flop, organizzazione pessima e tutto relegato in un angolo buio.

Infatti quello che andremo a scrivere fa parte delle sorprese, un fatto da una parte inaspettato ma dall’altra con una logica in ottica futura.

Prima in maniera timida ed ora in maniera più diretta ed insistente una società cinese ha fatto una proposta allettante, al limite dell’irrinunciabile a Motorsport Italia. Proposta che sta facendo passare notti agitate all’amministratore Francesca Pagliuca ed ai soci romani.

Da nostre fonti si parla di 3 milioni di Euro per la cessione , definitiva, del marchio “Rally di Roma Capitale”. Ma non è finita qua, per 5 anni Motorsport Italia continuerebbe ad organizzare la gara a fronte di ulteriori 300 mila euro annui. I calcoli sono presto fatti 4 milioni e mezzo di Euro per Motorsport Italia se dovesse accettare, fra 5 anni.

A breve si ritroveranno le parti per discutere dell’accordo e trovare un’eventuale intesa e le domande sono molteplici ma soprattutto: la società cinese sarà solida ed avrà una copertura adeguata?

La notizia positiva è che il Rally di Roma fa parte dei Rally più importanti al mondo e che i cinesi guardano ancora una volta in Italia per le loro mire espansionistiche, altro fattore positivo è poter vedere entrare la Cina nei Rally, questo porterebbe nuovi introiti (per introiti non solo economici ma anche la possibilità dell’indotto, costruttori di auto, di pneumatici, ecc).

La medaglia ha anche un lato negativo, vedere una gara italiana passare la mano, cosa già successa in altri settori e non necessariamente solo ed esclusivamente a favore dei cinesi.

 

 

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