Bracchi-Dresti, Rally del Sebino Foto Luca Ghezzi

Non è passata certo inosservata la prestazione di Manuel Bracchi ed Andrea Dresti, insieme per la prima volta, all’11° edizione del Rally del Sebino, in provincia di Bergamo.

Con il #115 sulle portiere il pilota valtellinese di Ardenno ha vinto ben due prove speciali, entrambi i passaggi della prova speciale “Gleno 100”, sulla sua piccola Peugeot 106 A6.

Un risultato questo che fa sempre piacere ai nostalgici dei Rally e ci fa comprendere che il pilota conta ancora tanto nella nostra disciplina.

Visto che l’abbiamo perso sulla prova speciale, ci rifaremo in questo spazio ed intervista che il buon Manuel ci ha concesso e partiamo con i complimenti di rito.

– Complimenti Manuel ma è la prima volta che vinci una prova speciale sulla Peugeot 106?

“Un saluto a voi ed ai lettori, mi era già capitato di fare un’assoluta su una prova speciale. Al Rally dei Due Laghi del 2021, quella volta in condizioni totalmente asciutte”

– Cosa ne pensi di questa gara e della possibilità che i Rally Day possano scomparire?

” Il Rally del Sebino è una gara bella, difficile, veloce, una gara tecnica. Riguardo il successo di questa gara, che va dal numero degli iscritti  al pubblico presente, la mia opinione e che organizzatori capaci possano proseguire con la loro tipologia di gara”

– Raccontaci di questa vittoria e di come è andata la tua gara?

“Partivo 1 ora e 20′ dopo il primo equipaggio, questa opportunità mi ha fatto “rischiare” una scelta di gomme differente  alla maggior parte degli equipaggi. I primi a partire erano obbligati a partire con le gomme da pioggia, la notte è piovuto molto sino alle prime ore del mattino. Io ho sperato nell’asciugamento delle prove speciali e di avere più grip con le 11, da asciutto. La parte iniziale in salita, che mi aspettavo asciutta, era invece ancora bagnata e non avevo grip nella salita, non è andata come mi aspettavo. Sulla seconda prova un incidente ad una vettura Rally 4 ci ha impedito di disputarla. Finalmente sulla terza avevamo le condizioni ideali per le mie gomme e l’abbiamo vinta, nonostante la parte finale molto viscida. Mi aspettavo un secondo giro completamente asciutto, invece resistevano macchie di umido e relativo viscido, io ho girato le gomme ed abbiamo vinto nuovamente il passaggio sulla Gleno”.

– Raccontaci le caratteristiche di questa prova speciale, dove la 106 ha messo dietro tutti.

“Una prova tutta il falsopiano, molto veloce, nessun tornante con curve molto tecniche e parte finale viscida”

– Prima volta con Andrea Dresti, come mai?

” Ringrazio Andrea, ottimo copilota ossolano. Il mio navigatore storico, Nicola Doglio, si è rotto l’omero in bicicletta ed è costretto ad un lungo stop, dunque gli rinnovo gli auguri di pronta guarigione ( al quale ci uniamo n.d.r.). Al Rally del Lazio invece debutterò con Davide Bozzo e faremo la finale sulla Skoda Fabia Rally 2″

– Che obiettivi ti poni al Rally del Lazio?

“Correrò una gara nuova e voglio fare bene. Purtroppo la mia guida si adatta bene alla Peugeot 106 piuttosto che alla Skoda Fabia Rally 2 e dovrò adattarmi al nuovo stile di guida, più pulito. Per me è più soddisfacente correre con la mia piccola 106 e forse si diverte anche di più il pubblico. Il mio obiettivo è far bene nel trofeo Michelin”

–  Finiamo con i ringraziamenti?

” Visto che la mia stagione dipende tutto dal budget, vorrei ringraziare tutti gli amici che mi hanno aiutato a correre, anche con la Skoda Fabia. Posso nominare il nome di Miki Motors, dietro il quale si celano amici, tifosi ed appassionati locali. Un grande ringraziamento a chi mi fa il motore e mi aiuta a curare la macchina e, non ultima, la scuderia comasca Bluthunder”

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