La notizia è arrivata inaspettata, la maggior parte delle persone non sapeva della malattia terribile che aveva colpito Giorgio Faletti,astigiano, che oggi è morto a Torino a soli 63 anni.
Poche volte possiamo trovare un uniformità di giudizio su certe persone ma Giorgio fa parte di quei personaggi a cui tutti volevano bene,simpatico,intelligente e istrionico,sapeva davvero fare tutto.
Dopo gli studi inizia la carriera al “Derby” di Milano storico locale milanese fucina di grandi cabarettisti,il periodo è quello buono,gli anni”80 e la “Milano da bere”,anche la compagnia è quella giusta con Faletti ci sono i vari Diego Abatantuono,Massimo Boldi,Teo Teocoli,Francesco Salvi,Giorgio Porcaro,Mauro Di Francesco….inizia il successo.
Dal “Derby” al “Drive In” il passo è breve,grazie al cliente del locale milanese Antonio Ricci,così Faletti si trova catapultato in TV la trasmissione ha un successo notevole e i personaggi di Giorgio sono tanti ed irresistibili da Carlino di Passerano Marmorito il cui tormentone è ” E’ qui che c’e’ le donne nude?”,a Vito Catozzo la cui moglie Derelitta deve avere forme tutt’altro che desiderose “mia moglie è alta 1,40 e pesa 140 kg”,poi c’e’ Suor Daliso,il testimone di Bagnacavallo.
Cambia la trasmissione,infatti “Drive In” è sostituito da “Emilio” ma Faletti è sempre irresistibile ed inventa il personaggio di Franco Tamburino lo stilista di Abbiategrasso con il suo “Adalpina,taca la musica”.
La carriera si trasforma ed inizia quella del cantautore,il punto più alto e nel Festival di Sanremo del 1994 quando rifacendosi alla strage di Capaci canta “Signor Tenente” arrivando secondo di pochissimi voti ma premiato da critica e vincitore del disco di platino.
Nel 2002 l’ennesimo colpo di genio esce il libro “Io uccido” un successo clamoroso che vende oltre 4 milioni di copie,l’uscita di libri “thriller” continua con un intervallo di circa due anni in contemporanea recita in alcuni film.
Ma c’e’ anche il Giorgio Faletti rallysta, lo ricordiamo in Autosprint dove scriveva alcuni articoli,nei rally di zona del Piemonte dove si dilettava a correre e soprattutto in due gare del mondiale quando riuscì ad esaudire due bei sogni.
Rally di Sanremo 1992 sulla Lancia Delta Gr.A in livrea Martini coadiuvato da “Gepi” Cerri,dove arrivò 15° assoluto e 9° di classe.
Rallye Montecarlo 1998 con la Fiat 500 Trofeo (della foto),terminò 54° assoluto e 9° di classe.
Un personaggio che ci mancherà per la sua poliedricità, anche se non appariva spesso in pubblico, forse anche per questo era ben voluto.
Martedì pomeriggio ad Asti si svolgeranno i funerali (Chiesa Collegiata di San Secondo).

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