Esattamente un anno fa abbiamo intervistato il giovane Riccardo Canzian, oltrepadano, dopo un grande Rally Legend lo abbiamo definito una “promessa pavese”. Dopo un anno esatto possiamo confermare questo giudizio estendendolo a livello nazionale, la stagione 2016 del 21enne è stata molto positiva passando dagi rally storici ai moderni con molta disinvoltura.

Oggi abbiamo incontrato Riccardo durante un test e ci siamo fatti raccontare , in breve, il suo 2016 fino alla vittoria del trofeo Twingo R1.

Hai iniziato con gli storici poi nei moderni, come mai questa scelta ?

“In questo 2016 non avevo alcun programma, l’unica mia possibilità per correre era facendo gli storici con l’Opel Kadett Gte di mio padre Alberto. Abbiamo iniziato con Arezzo e Sanremo (9° assoluti e vincitori di classe in entrambe le occasioni) andando molto bene poi un ritiro al Targa Florio ed una foratura al Campagnolo dove siamo arrivati nelle ultime posizioni ci hanno tagliato le gambe. In tutto questo periodo molti ci dicevano di provare a correre nei moderni ma non riuscivamo ad imbastire un programma, abbiamo guardato con interesse l’IRCup che aveva solo tre gare. Poi prima del 4 Regioni storico, il copilota Daniele Mangiarotti ci ha suggerito il Trofeo Twingo R1, gare e montepremi interessanti. Grazie a lui c’è stato questo cambio di programma anche dovuto alle due sfortunate gare delle storico”.

In questo passaggio la prima vittoria assoluta, una bella soddisfazione a 21 anni?

“Avevamo in programma la gara di casa, il Rally storico 4 Regioni, e volevamo farlo con un’auto vincente. Da qui la decisione di correre con la Porsche 911 di Balletti. Vincere la gara di casa è stato molto emozionante, parenti e amici erano tutto presenti”

Trofeo Twingo, cosa ne pensi (indipendentemente dalla vittoria) ?

“La Twingo è la vettura che mi ha formato maggiormente. Non solo per il fatto d’aver corso gare del CIR (Friuli, Roma e Due Valli) ma sulla tecnica di guida, il dover far scorrere l’auto che ha pochi cavalli, l’usura dello pneumatico ed il rapportarsi con un team e dare le migliori indicazioni per una vettura nuova. Il trofeo è molto ben strutturato, montepremi interessante, gare importanti e si riesce a correre senza un budget esagerato, assolutamente consigliato per un giovane”.

Tra storiche e moderne hai fatto 5 gare del Cir hai un giudizio?

“Quella che mi è piaciuta molto è Sanremo, per la storia ed il fascino che questa gara ha. La Targa Florio per noi è durata poco. Mentre quella che abbiamo affrontato con uno spirito diverso era il Due Valli, avevamo l’imperativo d’arrivare per vincere il trofeo Twingo per cui non ci siamo potuti divertire e nemmeno cercare d’essere veloci ma l’obiettivo l’abbiamo raggiunto”.

Oggi hai provato, per la prima volta, la Renault Clio R3 T – Gima, sensazioni?

“La differenza con la Twingo è davvero molta. Ci vorrebbe davvero qualche gara per capirla bene. La frenata è potente e molto sincera. Purtroppo la strada era bagnata e viscida ed era difficile scaldare a dovere le gomme, posteriori soprattutto. Abbiamo provato l’auto in vista del Rally Lanterna, la Clio R3 T ha una guida da Kart, continue cambiate e mani sempre sul volante, bisogna stare molto attenti e svegli. Al Lanterna dovrebbe essere asciutto e nel veloce quest’auto dovrebbe essere divertente ed impegnativa allo stesso tempo, dovremo trovare le giuste soluzioni di set up. L’idea di correre con una vettura del genere resta comunque affascinante”. (Canzian avendo vinto il trofeo Twingo ha diritto a due gare 2017 su questa vettura n.d.r.)

L’interesse per il giovane Canzian cresce, al test odierno c’erano volti noti come il Presidente AC Pavia Marino Scabini, il campione Maurizio Verini e Daniele Mangiarotti, fresco campione italiano Junior (con Giuseppe Testa sulla Peugeot ufficiale). Si vocifera che in data 12/13 Novembre al Rally Pavia Circuit il giovane bronese debutterà su una vettura R5.

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