Il 1986 fu l’anno delle tragiche vicende legate alle vetture gruppo B. Il Rally di Sanremo di quell’anno fu dunque l’ultima occasione italiana per vedere queste vetture in azione, dopo la gara ligure si sarebbero svolti il RAC e l’americano Olympus Rally per decidere il campione del mondo di quell’annata.
La gara italiana fu falsata in ogni sua componente, dalla squalifica, un po’ troppo affrettata, delle Peugeot 205 T16 (riammesse a Dicembre e dunque gara sanremese annullata), ai tempi “sballati” sulle prove toscane, a quelle annullate ed infine il risultato Lancia pilotato a favore di Alen ai danni degli italiani Cerrato e Biasion che comandavano fino all’ultima notte la gara.
La vittoria di Alen durò qualche settimana e a vederla oggi è una fortuna sia stata cancellata.

I Protagonisti
Mancano le vetture Audi ma l’elenco è davvero succoso: Kankkunen (Peugeot 205 T16) ed Alen (Lancia Delta S4) si giocano il mondiale, Cerrato (Lancia Totip) e Zanussi (Peugeot) il campionato italiano e poi ci sono gli scudieri: Biasion (Lancia) e Saby con Salonen (Peugeot), le Austin Metro di Pond, Wilson e Duez, Tabaton (Lancia Esso), Ragnotti (Renault), Loubet e Noberasco (Alfa Romeo), Del Zoppo,Pregliasco e Fiorio (Fiat Uno), Krecek e Kvaisar (Skoda), Eriksson (VW Golf), Recalde e Stohl (Audi Coupè), Alessandrini (Peugeot 205 T16). Presenti anche 36 vetture del trofeo Fiat Uno con Fassina, Liatti ed i fratelli Deila.

Cronaca 1

La gara sanremese parte con 4 prove su asfalto ed altrettante vittorie Peugeot: Saby vince a Perinaldo e Colle d’Oggia e Zanussi fa segnare i migliori tempi al Langan ed al Passo Ginestro.
Fatto sta che fino all ps 22 “Selva” la gara prosegue in maniera regolare.
Saby è leader sulle prime tre prove, poi Zanussi fino alla ps 7, Biasion e Kankkunen si alternano sugli sterrati toscani fino ai fattacci che andremo ad elencare.
Sulla ps 22, succede di tutto, vengono attribuiti tempi non corrispondenti a quelli presi dai navigatori: a Biasion viene inizialmente assegnato un 4’29” (Siviero conteggia 6’40”), Cerrato un altissimo 8’05”, a Kankkunen non viene assegnato alcun tempo, Zanussi è il più penalizzato dal 5’52”,inizialmente assegnatogli (Amati aveva un 6’36”), il pilota Peugeot Italia finisce con un 7’52” che gli fa perdere una posizione in classifica ai danni di Alen. Strano visto che i tempi assegnati dopo il caos iniziale furono 6’40” per Biasion (proprio il tempo registrato da Siviero), 7’05” per Cerrato, 6’36” a Kankkunnen.
Il caos è iniziato e purtroppo vedrà un crescendo di decisioni errate.

La squalifica Peugeot
Per la Lancia sono “minigonne” per la Peugeot sono “protezioni” difatto la Peugeot 205 T16 Evo 2 è squalificata. Responsabile della squalifica è il commissario Caneschi, lo stesso che verificò la medesima vettura di Zanussi al Piancavallo, in quel caso corse, mentre sempre l’italiano Cadringher trovò regolari le modifiche apportate da Peugeot al Rally Acropoli. Definiamolo pastrocchio all’italiana lo stesso Todt disse “in casa Lancia è inutile venire a correre”. Anche il patron sanremese Rava prese le distanze e ammise “l’organizzazione ed il collegio dei commissari sono due cose distinte” vede compromessa la sua gara e cerca di difenderla da ciò che accade intorno.
Comunque le Peugeot vengono squalificate, da Kankkunen e Zanussi (che sull’asfalto ligure avrebbe potuto vincere) a Saby, attardato da una foratura. Proprio la vettura di Saby, quella utilizzata per la verifica-squalifica, fu fatta sigillare da Todt da un notaio locale per essere poi successivamente esaminata e garantire la regolarità della stessa.

Gara falsata
A rimetterci sono gli spettatori che vengono privati dalla lotta Lancia-Peugeot e della possibilità di veder vincere un pilota italiano, con i due Lancia (Biasion e Cerrato) ed il Peugeot (Zanussi) che stavano combattendo ad armi pari contro Kankkunen ed Alen.

Cronaca 2
La prima tappa vede leader Zanussi (Peugeot), 2° Saby (Peugeot) a 9″, 3° Biasion (Lancia) 15″, poi Cerrato (Lancia) e Salonen (Peugeot) a 30″, Kankkunen (Peugeot) a 35″ ed Alen (Lancia) a 1’11”.
Zanussi deve fare da apripista nella seconda tappa e paga 30″ per la rottura di un ammortizzatore. La seconda tappa si conclude con Kankkunen al comando, segue Biasion a 17″, Cerrato a 1’07”, Alen 1’34” e Zanussi a 2’36” (ma a quest’ultimo c’e’ 1’16” in più del tempo della ps 22, il distacco reale dovrebbe essere 1’20”.
La terza tappa vide il ritorno a Sanremo con Biasion leader, seguito da Kankkunen a 11″, Cerrato 54″, 1’26” Alen e 2’02” Zanussi (sempre con 1’16” anomali e di troppo) che sarebbe però terzo a 46″.

L’ultima tappa è una farsa con Alen che vince senza difficoltà, Biasion e Cerrato che pagano al C.O. della penultima ps e si scambiano le posizioni. Inizialmente è tripletta Lancia con Alen, Cerrato e Biasion. A vincere è l’unico dei 5 protagonisti che non sarebbe riuscito a farlo.

Finale

A Dicembre arriva la decisione definitiva. Le Peugeot sono regolari e visto che non si possono reintegrare in classifica, in quanto fermate, viene annullato il Rally Sanremo 1986, una delle gare più belle dell’anno. La gara che poteva decidere il mondiale piloti (quello costruttori era già vinto matematicamente da Peugeot) è stata falsata e nessuno ha pagato degli errori commessi.
Il finlandese Kankkunen da alla Peugeot anche il titolo piloti in un’annata trionfale per il team francese. Le gruppo B vanno in soffitta dal 1987 si passerà alle vetture gruppo A, un passo drastico, ma ai tempi sembrava necessario, per la disciplina rallystica.

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