Carella, Fabia R5, San Martino, 2019 (Massimo Bettio)

Tra i 160 equipaggi iscritti al Rally di Alba ci sarà anche Andrea Carella, che parteciperà alle 4 gare del Campionato Italiano WRC (Alba, S.Martino, Elba e Due Valli).

Andrea Carella, navigato da Enrico Bracchi, correrà con la nuova Skoda Fabia R5 Evo della MS Munaretto.

Abbiamo contattato il pilota piacentino, sicuro protagonista della serie, per fare il punto di questa stagione “particolare”.

Ciao Andrea, allora dopo vari dubbi la stagione 2020 è confermata?

“Si, sono molto contento di poter annunciare la mia partecipazione al CIWRC con la Skoda Fabia Evoluzione del Team MS Munaretto”.

Qualche settimana fa, hai provato la Hyundai i20 R5 e molti ti collocavano ad Alba su quella vettura. Dicci qualcosa in merito.

“Mi è capitata l’occasione ed ho provato molto volentieri la Hyundai i20 R5, vettura sulla quale Hyundai Motorsport sta spingendo molto. Ho potuto fare solo pochi chilometri di test, mi sono divertito, è una vettura molto performante che vuole essere domata, una vettura che necessità di tempo per apprenderne ogni segreto, come tutte le R5 del resto”.

Chiusa questa curiosità passiamo subito al campionato ed il tuo obiettivo?

“Il mio obiettivo è sempre e solo uno: vincere. Come ogni altro pilota presumo, per farlo devono coincidere tanti fattori che purtroppo non sempre ci sono, ma il mio impegno nel cercare di farlo sarà massimo”.

Dunque cosa ne pensi di Alba, visto che hai corso nel 2019?

” Lo scorso anno con il meteo è stata una gara difficile, ci sono state tutte le condizioni possibili: nebbia, pioggia, fango, sole… è stata imprevedibile quasi come un Montecarlo, dove non ho mai azzeccato le gomme. Mi fa molto piacere essere al via di una gara come questa con un livello di competitors molto elevato, vedi lo squadrone Hyundai e non solo, è sicuramente un bel confronto con piloti professionisti e ufficiali. Riguardo Alba, è sicuramente una gara completa dal punto di vista tecnico, asfalti sporchi con molti tagli, percorsi anche con tratti molto veloci dove puoi spremere a fondo il motore. Questo relativamente all’anno passato, in questa edizione ci saranno 2 prove nuove e solo una è rimasta uguale all’anno scorso, solo più corta”.

In questa ripartenza rallystica, molte polemiche per il divieto al pubblico. Hai un’idea in merito?

” Non vedo il motivo del perchè il pubblico non ci possa essere. Sono aperti locali e discoteche in luoghi chiusi, perchè quindi non poter andare a vedere un rally lungo le prove speciali all’aria aperta? Ovviamente il pubblico deve rispettare le norme di distanziamento sociale e le istruzioni dai commissari di percorso, quindi se tutti rispettano le regole sinceramente non vedo controindicazioni. Poi è anche una questione economica, per le zone in cui si corre avere pubblico significa lavoro , per alberghi, bar ed altro indotto. Io da appassionato terrei la mascherina anche tutto il tempo pur di vedere un Rally”.

In queste poche gare abbiamo assistito a grandi elenchi, non pensi che meno gare ma più belle possano essere una soluzione per il futuro?

“Sfondi una porta aperta, io raggrupperei certe gare vicine in termini di zona per crearne una sola da 150/200 km di prove speciali. Risparmierebbero tutti, da chi corre a chi noleggia, anche gli spettatori che vedrebbero meno gare ma decisamente più interessanti. Ora la maggior parte delle gare hanno prove che sono tutte sprint, purtroppo”.

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