Si è partiti con la seconda tappa del Rally di Australia con le prime 4 prove speciali del mattino. La gara, già infiammata per il podio, si è ulteriormente evoluta. Protagonista le Toyota Yaris WRC ed in particolare Ott Tanak che rimonta dalla quinta alla seconda posizione.
La giornata si apre con la vittoria del neozelandese Paddon (Hyundai i20 WRC), l’unica nota da segnalare è quella del finnico Latvala che ritorna in seconda posizione, scavalcando Breen (Citroen).
La prova #10 vede il dominio Toyota con Tanak e Latvala. Il team Gazooo Racing inizia a scalare posizioni, con Latvala oramai in scia del leader Ostberg (Citroen) e Tanak che recupera una posizione sull’irlandese Breen, che da 3° passa 5°. Bene anche Paddon che sale virtualmente sul podio.
I leader del mondiale faticano con Ogier (Ford), settimo, e Neuville (Hyundai) sempre 10°.
La prova #11 stravolge il vertice della classifica generale. Vince nuovamente Tanak che passa addirittura in 2° posizione assoluta, al comando c’è il compagno del team Toyota, Latvala. Il norvegese Ostberg scivola dal 1° al 3° posto dell’assoluta. Paddon scende 4° ma il protagonista in negativo è Breen (Citroen), l’irlandese si gira e tocca la ruota posteriore, piegandola, perde circa 1′ e dal 5° posto scende al 7° , proprio tra Ogier e Neuville. Grazie a ciò il transalpino guadagna altri due punti.
Se la lotta per la vittoria vede 4 protagonisti: Latvala, Tanak, Ostberg e Paddon quella del mondiale sta prendendo la direzione di Gap. Ogier è solo 6° ma in virtù del 10° posto di Neuville e del distacco iniziale su Tanak, basterebbe a bissare il titolo 2017.
L’ultima prova, Raleigh di soli 2 km, non intacca la classifica ma Breen deve fare i conti con quanto successo in precedenza, con Neuville che guadagna una posizione e passa 9°.
Applausi per Ott Tanak che potrebbe passare al comando, davanti ha il compagno Latvala. Il pilota dei balcani al massimo potrebbe fare 30 punti (25 della vittoria più i 5 della Power Stage) ed andare a 211 punti, pochi per vincere il titolo a meno che il francese non incomba in problemi, che nessuno si augura. Ora Ogier sarebbe campione indipendentemente dall’ipotetico “full” di Tanak.

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