La vettura più iconica dei Rally è stata sicuramente la Lancia Stratos. Un’auto nata ai primi anni “70 ma proiettata nel futuro con quella forma  “a cuneo”, che molti seguirono, prima auto nata per fare esclusivamente i Rally ma presente anche nella normale produzione e nei listini del marchio torinese. Una vettura che fece invecchiare, tutto in un colpo, le auto che in quel periodo correvano e vincevano (Lancia Fulvia e Fiat 124 Abarth in Italia, Ford Escort MK I e Alpine A110 all’estero).

Un debutto timido, nel 1972, con il doppio ritiro al Tour de Corse ed al Rally Costa del Sol con Munari e Mannucci. Nel 1973 l’affermazione al Rally Firestone, in Spagna, al Tour de l’Aisne, ed al Tour de France, dove vinse Munari. In quell’anno la vettura era gruppo 5 e acquisiva punti per il campionato europeo del quale Munari contribuì alla vittoria, grazie alle due vittorie del Firestone e Tour de France. La vettura compare anche in Italia nella Targa Florio, che però è ancora una gara su circuito cittadino, in Sicilia corrono Munari ed Andruet, arriveranno secondi. Bisogna aspettare un anno per rivederla nel belpaese quando si presenta al Rally di Sicilia dove vince con Ballestrieri e Maiga, questa è la prima vittoria in un Rally italiano.

Al terzo anno dal debutto, allora con la livrea biancorossa della Marlboro, corre finalmente un Rally nostrano titolato. Si tratta del Rally 4 Regioni di campionato italiano ma nel frattempo, siamo nel 1974, i gruppi 5 vengono esclusi dal prendere punti nei vari campionati e occorre omologare la vettura nel gruppo 4.

Pochi sanno, e qualcuno magari non ricorda, che quella vettura doveva ancora ricevere l’omologazione. Il 4 Regioni si corre dal 31 Maggio al 2 Giugno, la Stratos verrà omologata nel gruppo 4 solo il 1° Ottobre, proprio in vista del vittorioso Rally Sanremo con Munari e Mannucci, giusto la settimana successiva all’avvenuta omologazione.

Rispolveriamo dunque quella vittoria che in alcuni prestigiosi libri sulla Stratos non compare, anche se la gara italiana era titolata, anche se la Stratos dominò e fece doppietta.

Al 4 Regioni 1974 partono 224 dei 237 equipaggi iscritti, Munari-Mannucci vinceranno la gara su Ballestrieri-Maiga, al terzo posto la Fiat 124 Abarth di Verini-Macaluso, e fu proprio Maurizio Verini a fine campionato a festeggiare il titolo di campione italiano.
Nonostante la vittoria la vettura ebbe qualche situazione particolare, come sulla famosa prova di Rocca Susella, la Stratos di Munari emette strani rumori, cupi brontolii e battiti irregolari. Mike Parkes spiegherà: “Una candela aveva fatto le bizze per la rottura degli elettrodi, un guasto da nulla, insomma”. Sulla Pradovera invece i problemi sono per Ballestrieri che resta senza luci, rotte dalle pietre schizzate dalla Fiat X 1/9 Prototipo di Pianta, che partiva davanti. A fine gara sono due i minuti che divideranno le Stratos all’arrivo.
Una doppietta prestigiosa, nella gara più importante di quel periodo, dopo il mondiale sanremese ma che non ha contribuito ad alcun titolo Lancia. Se l’anno prima Ballestrieri vinse il campionato usando la Fulvia, nel “passaggio di consegne” ne approfittò la Fiat che vinse due campionati italiani con la Fiat 124 Abarth, prima di lasciare il campo alla Stratos, non solo in Italia ma anche in Europa.

Alla gara pavese c’era un’altra Lancia Stratos privata, affidate a Giacomo Pelganta, poi ritirata.

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