Photo by Dakar.com

Già archiviata anche la prima tappa di questa Dakar 2023. Oltre seicento chilometri totali. Trecentosessanta di speciale e il rimanente trasferimento con due neutralizzazioni. Un primo tratto polveroso e pietroso, per poi aprirsi con un mare di sabbia e dune. Una tappa dalla navigazione discretamente semplice e adatta per iniziare, tuttavia le insidie non sono mancate. Deconcentrazione, foga o pressione è questione di pochi attimi per finire nel peggiore dei modi la corsa.

PRIMA TAPPA MA NON BISOGNA RILASSARSI

Ne è la riprova Sam Sunderland. Le aspettative verso il britannico erano molto alte, data la vittoria dello scorso anno. Purtroppo le speranze di una doppietta si sono smorzate sul nascere; al chilometro cinquantadue il pilota GasGas cade rovinosamente infortunandosi alla spalla. Matthias Walkner si è fermato per prestargli soccorso. Una ferita dolorosa più per il morale piuttosto che per il fisico. Ricordiamo che Sam Sunderland è tornato alla ribalta dopo un periodo difficile, ricco di infortuni che non gli hanno permesso di brillare. Lo stesso è capitato al giovanissimo Bradley Cox. Ha interpretato male una duna, trovatosi alla sua sommità ha constatato che scendeva di taglio e con un grosso buco alla base. L’atterraggio è stato duro, facendo sbattere il viso sul manubrio al pilota sudafricano. Portato all’ospedale in elicottero, ha rassicurato tutti poco dopo delle sue condizioni.

ATTENZIONE ALL’ASO-POLICE!

La tappa ha fatto si che iniziassero a vedersi le varie strategie. Ma bisogna fare attenzione; non sempre ciò che si programma funziona alla perfezione. Skyler Howes parte fortissimo, instaurandosi davanti nelle prime fasi di gara. Passa poi il testimone a Mason Klein che guida fino agli ultimi chilometri in maniera sublime, ma arriva l’attacco di Daniel Sanders. Si prende la prima piazza e chiude la tappa con una vittoria. Una vittoria però che dura poco; infatti sono arrivate una pioggia battente di penalità. Tutte per eccesso di velocità. Lo stesso Daniel Sanders prende 2′ e precipita al 5° posto. Preceduto da Joan Barreda il quale ha subìto la stessa sorte ma con un solo minuto di penalità. Gioisce per cui Ricky Brabec che fa sua di diritto la tappa, con 19″ di vantaggio su Kevin Benavides. Terza l’altra KTM di Toby Price mentre Matthias Walkner è 10° per oltre cinque minuti. A chiudere la top-10 ci pensano Adrien Van Beveren e Skyler Howes, rispettivamente in 8^ e 9^ posizione.

FRATELLI D’ITALIA…

I nostri connazionali stanno andando molto bene.

“Prima parte di speciale non molto simpatica con molta polvere e ancora più pietre. Nella seconda mi sono perso un attimo poi ho avuto un buon passo tra qualche duna e pistoni da smanettare.”

Il nostro Paolo Lucci fa sua la classe Rally 2 e stampa un 23° posto generale. Tommaso Montanari invece è 9° con Solarys Racing mentre la new entry, Alex Salvini, è 15° con 11’45” di ritardo da Paolo.  Poi ancora Lorenzo Maria Fanottoli 29°, Eufrasio Anghileri 45°, Ottavio Missoni 56°, Cesare Zacchetti 60°, Franco Picco 66°, Lorenzo Maestrami 69°, Iader Giraldi 87°, mentre Tiziano Internò ha ventinove ore di penalità; è sicuramente successo qualcosa al pilota Fantic. Appena abbiamo notizie vi aggiorneremo.

Domani ci si sposta da Sea Camp per dirigersi verso Al-Ula, con 430km di speciale.

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