In Italia c’è un pilota che ha legato il suo nome, ed i suoi successi, ai trofei monomarca e non solo, parliamo del parmense Roberto Vescovi.

Una carriera ricca di soddisfazioni, seppur con budget limitati, che rende veramente difficile avere un buon programma.

La “licenza rallystica” di Roberto Vescovi però inizia da copilota ad un oramai lontano Rally del Bormida nel 1994, sulla Peugeot 205 Rallye di Marco Pasquinelli.

“La passione c’è sempre stata, avevo il Rally del Taro che mi passava sotto casa, un paio di amici che correvano, cosi ho deciso di correre anch’io, iniziando da copilota e dopo un paio d’anni debuttando al Rally Valli Parmensi del 1996 con una Peugeot 205 Rallye gruppo A, che ho comperato con molti sacrifici” nelle sue parole capiamo quanto sia stato difficile l’acquisto di una vettura da Rally.

Roberto corre nei primi due anni con la sorella Annalisa e dopo alcune gare nel trofeo 500 con Alessandro Barberio, nasce l’inossidabile duo Vescovi-Guzzi che dura imperterrito dalla stagione  1998.

“Ho conosciuto Giancarla nell’ambito rallystico, eravamo avversari nel trofeo Rallysprint 1997. Da allora abbiamo sempre corso insieme e Lei che programma le mie stagioni. Sceglie la miglior opzione, ovvero il miglior compromesso, dopo aver studiato regolamenti, montepremi…da li scegli vettura e gare in base al nostro budget…che è sempre limitato”.

Il primo trofeo affrontato da Roberto Vescovi è quello Peugeot legato ai Rallysprint, che vince nel 1997. Nel 1998 eccolo sulla Fiat 500 in gare prestigiose del campionato italiano

” Nel 1998 volevo fare qualcosa di diverso, ho venduto la Peugeot 205 e comprato la Fiat 500 ex Cantarelli. Un’annata costellata da molti ritiri ma quando eravamo in gara eravamo competitivi con buoni tempi. Un trofeo con tanti avversari ed un ottimo finale al Rallye di Sanremo”

Nel 1999 ancora un cambiamento, vende la 500 ed acquista la Rover 214 ed è subito vittoria del trofeo Rover ed una bella opportunità, correre in maniera ufficiale.

“Con la vittoria del 1999, nel 2000 io e Stefano Bizzarri siamo piloti ufficiali Rover con la Oral Engineering. Una situazione differente dalle altre e con la possibilità di fare test”

Nel 2001 Roberto si divide tra Rover, con due gare su terra,  e BMW 318, dove affronta il trofeo Rally asfalto.

Poi arrivano le annate in cui ci sono grandi cambiamenti. Nel 2002 l’opportunità di correre con la Fiat Punto S1600 con la Treviso Rally Team, nel 2003 sale sulla Nissan Sunny nel T.R.A. per la Gas Racing di Treviso e vince il trofeo di zona sulla MG ZR 105 in N1. Nel 2004 ancora vittorie, questa volta sull’Opel Astra OPC, con la vettura tedesca conquista il trofeo Opel ed il campionato italiano tra le due ruote motrici.

Arriviamo alla stagione 2005 con la Renault Clio N3 e poi nel 2006 sulla Citroen C2 S1600.

“Allora correvo con la GIMA e ad inizio anno è arrivata l’opportunità di far debuttare su asfalto, in Europa, la nuova Renault Clio R3”

L’anno successivo vince con la Clio R3 il trofeo Clio e, a fine anno dopo il Rallye Sanremo, diventa tester ufficiale per la Renault.

Non potendo correre nuovamente il trofeo Clio, in quanto vincitore, Roberto sale sulla Peugeot 207 R3 T dove vince l’omonimo trofeo.

Qui arrivano le annate delle vittorie. Nel 2011 arriva una doppietta. Con la Renault Twingo vince il trofeo di zona, con la Citroen DS3 R3T si aggiudica il trofeo monomarca. L’anno successivo, sempre con la Twingo vince il trofeo Twingo legato alle gare IRC.

“Ad inizio anno è arrivata una sorpresa, Giancarla e la squadra mi regalano la gara Janner Rally, una gara davvero stupenda, fu una bellissima esperienza”.

Dal 2013 partono le gare con la Renault Clio S1600, vittorie nel 2013 e 2014 e ancora nel 2016, quando si aggiudica la coppa Aci.

Roberto debutta anche con la Peugeot 207 S2000 alla Ronde del Monte Caio, una gara premio per la vittoria IRC  di due anni prima.

Si prosegue quasi sempre con la Clio S1600 e ancora vittorie nel 2019, insieme alla zona 3 e alla finale di Coppa Italia, bissata l’anno successivo, aggiungendo la prima zona.

Arriviamo al 2021 quando oltre alla classe di Coppa Italia vince la zona 5 e 6.

Cambia tutto l’anno scorso, il 2022, quando corre sulla Skoda Fabia Rally 2.

“Qui parliamo di un altro mondo, un altro pianeta, annata bellissima con due vittorie assolute” (Reggello e Casciana n.d.r.)

Infine possiamo completare l’annata 2023 quando Vescovi-Guzzi hanno cambiato nuovamente vettura, salendo sulla Peugeot 208 Rally 4.

Roberto hai corso molto, tante gare, tante vetture, quali sono i trofei che ricordi con maggior piacere?

“Sono quelli più lottati come il trofeo Clio del 2008, contro avversari forti e numerosi, oppure il trofeo Citroen del 2011. Ma sono davvero tanti, come gli anni da pilota ufficiale Rover o la vittoria al trofeo Opel 2004 dove si correva su terra, o le finali di coppa Italia a Como e Modena”

Hai usato tante vetture ma quale preferivi?

“Quelle con cui ho corso maggiormente come la Clio R3, la Clio S1600  ma anche la Citroen Ds3, con queste ero proprio a mio agio. Diciamo che la categoria S1600 rappresenta la vera auto da Rally. In queste considerazioni non ho calcolato la Skoda Fabia, che fa categoria a parte”

Possiamo dire che che preferisci le aspirate alle turbo?

“Sicuramente. La Peugeot 208 Rally 4 va molto forte ha una tenuta incredibile sullo sporco , sul bagnato e sconnesso  ma io prediligo altre vetture come quelle aspirate, mi piace sentire il numero di giri. Sicuramente preferisco le aspirate tutto avanti”

In tutte queste stagioni rallystiche ci sono state molte differenze di prestazioni, quali sono le maggiori differenze?

“Sicuramente la percorrenza in curva ora si va molto forte in curva, grazie alle gomme e agli assetti”.

Ti rivedremo in gara quest’anno e hai qualche programma per il 2024?

” La mia stagione è finita con la finale al Rally del Lazio e per il 2024 non sappiamo ancora cosa faremo”.

Ringraziamo Roberto per l’intervista e siamo sicuri che anche il prossimo anno lo vedremo battagliare per la vittorie in nuove sfide.

 

 

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